Cremonese-Lazio, Sarri: “Vittoria che deve dare consapevolezza”

Cremonese-Lazio, Sarri: “Vittoria che deve dare consapevolezza”

(Photo by Marco Rosi - SS Lazio/Getty Images)

Il tecnico della Lazio, Maurizio Sarri, ha analizzato in conferenza stampa la vittoria ottenuta sul campo della Cremonese, in occasione della settima giornata di Serie A. Ecco le sue dichiarazioni, riportate dalla redazione di TMW.

(Photo by Marco Rosi – SS Lazio/Getty Images)

Cremonese-Lazio, le dichiarazioni di Sarri nel post partita

Oggi ha visto 11 leoni in campo? La prova riabilita quella di giovedì?
“La squadra oggi ha fatto bene, ha continuato a giocare per chiudere la partita e anche nel secondo tempo non ha gestito passivamente il 3-0. La partita è stata buona, mi piacerebbe che questa fosse una gara di consapevolezza e non di reazione”.

Squadra opposta rispetto a giovedì, reazione di carattere o consapevolezza?

“I primi venti minuti giovedì abbiamo giocato meglio giovedì.La reazione ha come presupposto la ca….ta, mi piacerebbe che fosse una presa di consapevolezza che abbiamo fatto certi errori e sappiamo come non rifarli. Se fosse reazione ci servirebbe una nuova ca…ta. L’anno scorso quando abbiamo smesso di giocare durante la settimana è andata tutto bene, forse il problema è avere grandi energie nervose a distanza ravvicinata, ma nel calcio di oggi è così”.

La Lazio ha una media punti di due a partita ed è reduce da settimane impegnative. Ci fa un bilancio?
“Il bilancio è senza dubbio positivo, in campionato abbiamo una media elevata, ci tocchiamo e pare che prendiamo meno gol dell’anno scorso, in Coppa nonostante la ca…ta settimanale siamo sempre lì in lotta. Se non ci facciamo influenzare da giovedì il parere è positivo”.

Ci racconta la sua Cremonese-Lazio?
“Siamo partiti bene, alla prima occasione abbiamo segnato e la squadra ha reagito bene, senza accontentarsi e proponendo gioco. Dopo il secondo gol abbiamo creato azioni su azioni. Il primo gol ha messo la partita in discesa, andare in vantaggio subito in gare del genere è tanta roba. Nel secondo tempo abbiamo gestito attivamente, ripartendo con condizione”.

Il germe si cura con i gol?
“Non c0è bisogno di fare la caccia alla parola, il germe è la motivazione e se si ripropone vuol dire che qualcosa c’è. Si può ricercare nello staff, nello spogliatoio, nell’ambiente o nel gruppo che non ce la fa a caricarsi di energia nervosa. Io l’ho chiamata germe, è la motivazione che ci porta a certe cose. La mia squalifica? Nelle ultime settimane ce ne sono stati a gogo, oggi l’arbitro ha interpretato male la gara. Il quarto uomo sa benissimo com’è andata. Cancellieri doveva rimpiazzare Immobile, ma si è fatto male Patric e quindi si è perso tempo”.

Che stagione sarà quella della Lazio?
“Dopo sette partite c’è qualche rimpianto, per l’andamento della gara ma non per la classifica. Stasera ci saranno 8 squadre in tre punti, essere ottavo o nono non cambia perché vincendo si può essere terzi. Non sappiamo che campionato faremo, abbiamo buone sensazioni sin dal ritiro”.

Lei e Alvini avete un bel rapporto, cosa gli ha detto?
“Ci siamo solo salutati, lui è un innamorato del pallone. Lo guida la passione e sicuramente questo porterà risultati”.