Nicolò Fagioli, passato in prestito dalla Juventus alla Cremonese, ha raccontato i dettagli e i retroscena della prima parte di stagione in bianconera e il suo arrivederci al mondo Juve: “Ma non mi sento di aver fatto un passo indietro venendo alla Cremonese. A Torino ho debuttato in Serie A, contro il Crotone, però con la maglia della Juventus ho giocato soprattutto in Serie C, con l’Under 23. Proprio per questo la Serie B con un club fantastico come la Cremonese mi sembra un gradino superiore per continuare a crescere. Via dalla Juve? Perché alla mia età è importante giocare e fare esperienza. Non ci sono rimasto male. Siamo tutti convinti – il mister, la dirigenza e io – che mi servisse una avventura del genere. Alla Juventus, con i campioni che ci sono, sarebbe stata dura trovare spazio. Non sarà semplice nemmeno qui, ma farò di tutto per conquistarmi il posto”
“Quella volta ho sbagliato, ma mi sono scusato con tutti. E ho pagato, facendo una donazione a una associazione benefica. Tornando indietro mi comporterei in modo diverso, però l’episodio non ha inciso. Se sono qui è perché con la Juventus abbiamo condiviso questo percorso. E ovviamente anche perché la Cremonese mi ha voluto fortemente. A partire da Pecchia, che era già stato il mio allenatore nell’Under 23 bianconera. Verso la fine di luglio ha cominciato a chiamarmi e sentire che un tecnico ti cerca con insistenza è sempre bello. Adesso tocca a me ripagare la fiducia di Pecchia e di tutta la Cremonese”
“Un regista. Mi piace toccare molti palloni e penso che nella Cremonese mi troverò a mio agio. Ai tempi dell’Under 23 di Pecchia, giocavamo con il 4-2-3-1 e io mi sono trovato benissimo nei due in mezzo. Ho osservato un po’ tutti alla Juve. E ringrazierò sempre Pirlo che, oltre a farmi debuttare in Serie A, lo scorso anno mi ha insegnato tantissimi movimenti, accorgimenti e posture per interpretare al meglio il ruolo. Il modello? Modric del Real Madrid“.