Così Federico Chiesa torna in Italia | Basta un jolly per sbloccare la trattativa

Federico Chiesa con la maglia del Liverpool - ansa - calcioinpillole.com
Sta per vincere il suo primo “scudetto”, eppure rischia di non prendere la medaglia. A luglio l’inevitabile divorzio. Tornerà in Italia.
È stata accompagnato fuori dalla porta della Continassa da Cristiano Giuntoli e Thiago Motta, una scelta condivisa. Fuori dal progetto tecnico del neo allenatore bianconero, un esubero che monetizzare per abbassare il monte ingaggio della Signora.
Chi pensava che Liverpool potesse rigenerare Federico Chiesa, un pò come è stato Istanbul per Victor Osimhen, si sbagliava di grosso. A conti fatti i Reds hanno buttato quei 12 milioni di euro, pagabili in quattro esercizi, oltre a premi variabili fino a un massimo di tre milioni.
La Juventus, almeno, ha limitato i danni, visto che l’operazione ha generato “un impatto economico negativo sull’esercizio 2023/2024 – così uno stralcio del comunicato ufficiale della Signora – pari a tre milioni, per effetto dell’adeguamento del valore netto contabile dei diritti alle prestazioni sportive del calciatore”.
Alla fine chi ci ha rimesso più di tutti è stato proprio Federico Chiesa. Lo dicono i numeri: l’ex Juve e Fiorentina non gioca una partita in Premier dal 25 gennaio, partita si fa per dire dal momento che è sceso in campo per la miseria di 4’ contro l’Ipswich Town.
Non ci sono le basi
L’esperienza in Premier è di venticinque minuti, divisi tra Bournemouth, Brentford e Ipswich Town. Numeri che se rimarranno tali non permetteranno a Federico Chiesa di prendersi una medaglia per il sempre più probabile trionfo in Premier League.
Lì funziona così. Servono un minimo di cinque caps per poter dire: “Io ho vinto la Premier”. Magari Slot gli darà questo contentino, ma appare scontato il divorzio con il club di Anfield Road a fine stagione. Con conseguente ritorno in Italia.

Chi lo prende
Ad oggi la squadra maggiormente interessata a Federico Chiesa è la Lazio. Che, però, deve prima risolvere le criticità tra allenatore e presidente. Lotito e Fabiani, infatti, pretendono un qualcosa che Marco Baroni non è riuscito a dare, la valorizzazione dei nuovi arrivati dal mercato di gennaio: Reda Belahyane (preso dall’Hellas Verona) e Oliver Provstgaard (Vejle), presi a titolo definitivo; Arijon Ibrahimovic in prestito dal Bayern Monaco.
Secondo il noto esperto di mercato Ekrem Konur, la Lazio avrebbe avuto un ritorno di fiamma per l’ex Juventus e Fiorentina. Lotito e Fabiani potrebbero instaurare uno scambio con conguaglio tra Chiesa e Isaksen, quest’ultimo nel mirino proprio dei Reds. Un ostacolo da superare: l’ingaggio di Federico Chiesa, attualmente tra i 6 e i 7 milioni di euro.