Cosa riserva il futuro per il nuovo stadio del Milan?
Quando e – soprattutto – dove sorgerà il nuovo stadio del Milan? I fari sembrano essere accesi area San Francesco, una zona di pertinenza del comune di San Donato, dove la struttura potrebbe essere attiva già dal 2028 o dal 2029. Anche se un progetto definitivo ancora non c’è, proseguono i movimenti della società nella direzione di importanti accordi, finalizzati alla realizzazione di un complesso sportivo che ha le carte in regola per diventare un’eccellenza del calcio italiano.
Intanto, per sostenere la propria squadra, i tifosi del Milan dovranno ancora recarsi al Meazza. Per quanto riguarda la Serie A, il primo appuntamento con il Milan a San Siro è nella 2° giornata di Campionato, contro il Torino. Uno degli eventi più attesi è il derby con l’Inter, che si disputerà il 16 settembre. Un match da tenere d’occhio e che può essere un’ottima occasione anche per provare a piazzare una scommessa online, magari approfittando delle offerte dei bonus senza deposito spiegati su Sambafoot, che permettono di giocare senza rischio. Chi scommette potrebbe portarsi a casa una buona vincita, oltre alla gioia per il successo della propria squadra del cuore.
In un futuro prossimo, però, il Meazza potrebbe non essere più la cornice delle imprese sportive del Milan. Vediamo quali sono le ultime novità, gli accordi e le dichiarazioni che stanno accompagnando questa importante svolta del club milanese.
San Donato: l’opzione sull’area San Francesco
Uno dei più importanti nodi da sciogliere resta la location. Al momento, tutte le ipotesi già valutate per il nuovo stadio di Milano sembrano ancora stare in piedi, tra cui l’area di Sesto San Giovanni e la completa riconversione dello stadio di San Siro. Su tutte, però, l’opzione che oggi gode di maggior concretezza è la costruzione del complesso nell’area San Francesco, nel comune di San Donato Milanese. Mentre il comparto tecnico è impegnato nella definizione della rosa che scenderà in campo nella prossima stagione, la società ha reso nota l’acquisizione del 90% delle azioni di SportLifeCity, al momento proprietaria della gestione dello spazio del comune alle porte di Milano.
È un passo importante, anche se non definitivo, nella direzione di San Donato. In questo modo, se questa dovesse essere la strada da percorrere, il Milan sta già piazzando solide basi per procedere, perché tramite SportCity sarà possibile semplificare la trafila legale e amministrativa relativa ai permessi urbanistici. Pare invece tramontare, definitivamente, la possibilità di unire le forze con l’Inter. In questa avventura il club rossonero andrà avanti da solo.
Un hub dello sport che guarda all’Europa
L’area individuata per il nuovo stadio del Milan si trova alle porte del capoluogo lombardo, a ridosso dell’autostrada A1 e della tangenziale Est. In zona è presente anche la stazione ferroviaria di San Donato. A poca distanza, si trova la linea M3 della metro che porta al centro di Milano. La posizione del complesso sportivo che dovrebbe includere lo stadio è quindi strategica, non solo a livello logistico, ma anche d’immagine. Tale aspetto potrebbe suscitare l’interesse di sponsor e investitori: un aspetto, questo da non sottovalutare.
Le anticipazioni degli addetti ai lavori fanno capire che il nuovo stadio si troverà al centro di una vera e propria cittadella dedicata allo sport. Nella visione della dirigenza del club, infatti, si andrà a realizzare un centro multifunzionale, che comprenderà anche strutture di accoglienza, ristoranti e negozi, così come un parco tematico e forse persino un museo interattivo. L’intenzione è quella di realizzare un complesso di altissimo profilo, sul modello di altri centri europei. Il fondo proprietario del Milan, RedBird, ha già confermato la disponibilità a far fronte alle spese, con un investimento di circa un miliardo di euro.
Scaroni: “Vediamo la luce in fondo al tunnel”
Come è noto, sono ormai quattro anni che la società porta avanti il progetto per il nuovo stadio. Da parte di Paolo Scaroni, stando alle sue recenti dichiarazioni dove definisce l’intera operazione una “saga logorante”, c’è cauto ottimismo e la certezza che le idee che sono state messe sul tavolo hanno buone possibilità di diventare realtà. Anche se per il presidente del club rossonero la priorità in questo momento restano le trattative sul calciomercato, è chiaro che è fortemente auspicata anche una definizione delle operazioni della futura “casa” del Milan.
Un’ulteriore conferma arriva anche dal sindaco di San Donato, Francesco Squeri, che ha dichiarato l’apertura di un costruttivo dibattito sulla possibilità di realizzare lo stadio nell’ambito di un progetto già approvato e che prevede l’edificazione di un grande centro dedicato allo sport. Si tratta, quindi, di mettere a punto una modifica al precedente progetto di SportLifeCity, che renderebbe finalmente realtà l’ambiziosa visione dell’AC Milan.