Corsa Scudetto: Milan rallenta, Napoli frena, Inter non si ferma e le tampona
La corsa Scudetto, dopo la trentaduesima giornata, è più viva che mai. L’Inter dimentica i due deludenti pareggi consecutivi contro Torino e Fiorentina grazie al break di due vittorie di fila, prima con la Juve e poi con il Verona. Napoli e Milan non reggono la pressione: i partenopei si fanno battere in casa da una Viola coriacea, i rossoneri non vanno oltre uno scialbo 0-0 contro i ragazzi di Juric.
Corsa Scudetto: Milan rallenta, Napoli frena, Inter non si ferma e le tampona
Il campionato più avvincente dell’ultimo decennio – quantomeno per il numero di squadre ancora in corsa per la vittoria a sei giornate dal termine – non smette di stupire. Se immaginassimo la corsa Scudetto come una vera competizione motoristica, la trentaduesima di Serie A avrebbe visto il Milan rallentare, il Napoli inchiodare e l’Inter non riuscire in tempo a fermarsi, andando a travolgere l’auto azzurra guidata da Luciano Spalletti. Le prossime curve, dunque, saranno quelle fondamentali. Il weekend di Pasqua vedrà ancora una volta i nerazzurri attaccare per primi, contro lo Spezia in cerca di punti salvezza. Subito dopo toccherà ai rossoneri sfidare, in casa, il Genoa. I campani, invece, guarderanno quasi tutte le gare dal divano, salvo poi, nel giorno di Pasquetta, affrontare una Roma in netta ripresa. In questa fisarmonica di allunghi e rallentamenti, chi ne ha davvero giovato è la Juventus: i bianconeri, ad oggi, sono a quattro punti dalla coppia del tamponamento di cui sopra. Immaginiamo Max Allegri avvicinarsi alle avversarie col ghigno che lo contraddistingue. Lo stesso ghigno mostrato dopo la vittoria in rimonta alla Unipol Domus di Cagliari. Con buona pace di Walter Mazzarri.
Corsa Scudetto: Napoli, tabù Maradona
Dettaglio non da poco non sarà il giocare in un giorno festivo, bensì giocarsi l’ultimo treno utile in casa, allo Stadio Maradona, quello che una volta era un fortino. Non sotto la gestione Spalletti, però. In questa stagione, gli azzurri hanno raccolto cinque delle sei sconfitte proprio tra le mura amiche. Una sorta di ansia da prestazione o, per chi ci crede, una vera e propria maledizione. Ma, ripetiamo, bisogna crederci: non sarà semplice convincere i più scettici che il contropiede imbastito da Lozano e Mertens per il potenziale 2-1 è terminato, dopo un errore nell’ultimo passaggio da parte del messicano, in un gol della Fiorentina. Tanti, probabilmente troppi, gli errori individuali dei partenopei. Dall’altro lato, invece, si è vista una squadra magnificamente messa in campo ed organizzata alla perfezione da Vincenzo Italiano.
Corsa Scudetto: Milan, fame di gol
Per una squadra che tra le sue fila, nel parco attaccanti, può annoverare un campione del mondo – Giroud – ed uno dei più forti della storia – Ibrahimovic -, non dovrebbe essere consuetudine avere problemi realizzativi. Il Milan, invece, inspiegabilmente ne sta avendo. Nelle ultime due gare non è riuscita ad andare in rete. Per vedere almeno due gol fatti in una sola partita, bisogna tornare indietro di quasi due mesi: diciannove febbraio, in casa della Salernitana, quando due realizzazioni non bastarono a portare a casa più di un punto. Da quel momento, una sola rete ad Udinese, Napoli, Empoli e Cagliari, prima di chiudere il filotto col doppio 0-0 contro Bologna e Torino. Pioli deve correre ai ripari, soprattutto perché alle sue spalle non c’è più solo l’altalenante Napoli.
Corsa Scudetto: la Juve può farcela?
La matematica non condanna ancora i bianconeri. Anzi. La distanza dal Milan è di soli sei punti, ma anche le gare, da qui al termine, sono sei. Un’impresa titanica per Allegri ed i suoi. Quasi impossibile se si pensi che l’Inter, vincendo il recupero contro il Bologna, potrebbe allungare la forbice tra la Juventus ed il primo posto a sette punti. Max, però, non è un matematico. Bensì è un allenatore pragmatico, pertanto siamo certi che continuerà nella spasmodica ricerca della vittoria a qualunque costo, salvo poi fare i conti a fine stagione.
Corsa Scudetto: Inter prepotentemente in corsa
La trentaduesima di Serie A ha restituito ai più superficiali una Inter in formato Scudetto. Solo ai più superficiali, però. Chi conosce il calcio non ha mai messo in discussione i nerazzurri. Chi segue il campionato italiano da qualche anno, sa benissimo che la più accreditata alla vittoria finale è sempre la stessa che porta sul proprio petto l’ultimo tricolore. Simone Inzaghi, tra alti e bassi, ha portato dalla sua parte anche i famosi più superficiali. In barba a chi vedeva il progetto del Biscione ridimensionato dopo le cessioni di Lukaku e Hakimi. Oltre che, lo ricordiamo, l’abbandono della nave da parte del capitano Conte. L’Internazionale Milano è lì, e non ha alcuna intenzione di scucire lo scudetto dal petto, ancorché ora sia ritornata a distanza utile per il sorpasso vincente in caso di vittoria nel recupero della sfida al Bologna.