Dopo l’episodio di razzismo che ha colpito McKennie nel match contro la Lazio in Coppa Italia, la Juventus ha annunciato indagini per individuare i responsabili. E la Lega tace.
Ennesimo caso di razzismo che colpisce il calcio italiano. Dopo aver trascorso la sosta delle Nazionali a capire se Francesco Acerbi abbia o meno pronunciato un insulto di stampo razzista all’indirizzo di Juan Jesus, stavolta la vittima è Weston McKennie.
Al momento della sua sostituzione durante il match di Coppa Italia contro la Lazio, il centrocampista della Juventus è passato sotto lo spicchio dei tifosi ospiti e ha ricevuto in maniera distinta degli ululati come mostrano alcuni video apparsi in rete.
Acerbi è stato assolto per insufficienza di prove contro di lui, scatenando l’indignazione del Napoli e dello stesso Juan Jesus. Per il match di Coppa Italia non è stata riportata alcuna segnalazione né nel referto arbitrale né in quello degli ispettori. La Lega Calcio tace, così come la FIGC. E allora la Juventus ha deciso di fare da sola.
La Juventus ha pubblicato un comunicato ufficiale sulla vicenda sui propri canali:
“Juventus Football Club prende atto del video circolato sui social e ripreso da alcuni organi di stampa dal quale emergerebbe l’intonazione di cori di matrice discriminatoria provenienti dal settore ospiti e diretti a Weston McKennie in occasione della sua sostituzione nel corso della semifinale di andata di Coppa Italia, Juventus – Lazio del 2 aprile scorso.
A seguito, altresì, della conferma dell’accaduto da parte del proprio tesserato, il Club comunica di avere attivato tutte le procedure finalizzate a verificare quanto occorso e a prestare tutta la collaborazione per l’individuazione dei soggetti eventualmente responsabili e, conseguentemente, a prendere i dovuti provvedimenti“.
Indagini con le telecamere interne per individuare i responsabili e cacciarli per sempre dallo stadio. Forse.
Il presidente della FIGC Gabriele Gravina ha dichiarato che abbraccerà Acerbi, mentre Juan Jesus non è stato creduto. Mike Maignan a Udine ha dovuto uscire dal campo per farsi ascoltare e sospendere momentaneamente la partita. Ora McKennie nel match di Coppa Italia, ma gli episodi sono praticamente infiniti. La Lega Serie A è solita fare campagne contro il razzismo, ma di fatti concreti se ne vedono pochi.