Copa America o Copa Covid? 41 casi dall’inizio del torneo

Copa America

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La Copa America, dopo la seconda notte di partite disputate, è sempre più nella polemica. Il motivo è legato ai tanti casi di Covid che si sono registrati nelle varie Nazionali che di fatto stanno incidendo fortemente nell’andamento del torneo. Partiamo dal principio. La sede della Copa America ha cambiato ben due luoghi prima di sbarcare in Brasile. Inizialmente doveva essere in Colombia, poi la sede si è spostata in Argentina e poi definitivamente nella patria di Pelè. Il ministero della Salute brasiliano però, due giorni prima del calcio d’inizio data dal Brasile (3-0 al Venezuela), ha registrato 41 casi di Covid collegati alla competizione tra cui 31 calciatori e dipendenti delle squadre e 10 lavoratori assunti per lo svolgimento della Copa America.

Il luogo dove i lavoratori sono stati registrati positivi, come riportato dall’agenzia governativa, è Brasilia dove l’Argentina venerdì giocherà contro l’Uruguay. A Brasilia ha già giocato la nazionale verdeoro di Neymar contro un Venezuela decimato con 13 membri tra giocatori e staff positivi. Gli organi sanitari ovviamente hanno una posizione ferma sulla Copa America sostenendo come, con quasi 490 mila morti in Brasile, questo torneo non sarebbe da fare. Il presidente del Brasile Bolsonaro e il presidente della CONMEBOL Alejandro Domínguez invece sono convinti che proseguire sia la scelta migliore ma l’opinione pubblica non è d’accordo.

Cosa succederà alla Copa America? Molto probabilmente si proseguirà a giocare ma lo si farà tra la polemica e la contrarietà degli addetti ai lavori. Anche dei giocatori stessi. Era così fondamentale giocarla?