Copa America, l’Argentina vola in finale contro il Brasile
La finale più attesa, più desiderata da goni appassionato di calcio che si rispetti, è alle porte: l’Argentina supera, a fatica, e solo dopo la lotteria dei rigori, la Colombia, e si regala il Brasile nella finale di Copa America. Passano poche ore dalla gioia, sofferta, per l’Italia che a Wembley supera la Spagna e si regala la finale di Euro 2020, che dall’altra parte del mondo, al Mané Garrincha di Brasilia, l’Argentina ci imita.
Contro la Colombia, nella semifinale della 47esima Copa America della storia, gli uomini di Scaloni faticano, ma alla fine hanno la meglio. In realtà, il match sembra mettersi subito bene per la Albiceleste, che si porta avanti dopo appena 7 minuti, con il terzo gol di Lautaro Martinez. Partita scoppiettante, saldamente in mano all’Argentina, ma la Colombia non molla, e si rende pericolosa con gli esterni, Cuadrado e Diaz. Che, non a caso, al 61′, di astuzia, trova il gol dell’1-1.
Per Messi e compagni è tutto da rifare, ma tra una parata di Ospina e i legni colpiti dai Cafeteros – due, con Barrios e Mina – i 90 minuti non bastano. Si va ai calci di rigore, dove Martinez si trasforma da eroe. O antieroe, a seconda di come la si guardi. Provoca ed intimidisce gli avversari che si presentano dal dischetto, e alla fine avrà ragione lui. Sanchez, Mina e Cardona sbagliano, mentre Messi, Paredes e Lautaro, dopo l’errore di De Paul, mantengono i nervi saldi e portano l’Argentina in finale.
Ad attenderla, nella notte tra sabato e domenica 11 luglio (ore 2:00), il Brasile, nella più classica delle finali della Copa America. Per Messi, la quarta finale raggiunta, dopo quelle del 2007, del 2015 e del 2016. Se non è l’ultima occasione di vincere la Copa America poco ci manca. Ad attenderlo, a casa sua, l’amico Neymar: è la prima volta che si incontrano in una finale, e l’Argentina ha il dovere morale di prendersi la rivincita dopo le sconfitte del 2004 e del 2007.