Una Copa America molto travagliata ma che alla fine vedrà la luce tra pochi giorni, il 13 giugno in Brasile. A parteciparvi però saranno solo le dieci nazionali facenti parti della CONMEBOL, ovvero l’associazione calcistica del continente sudamericano.
Le dieci squadre sono state quindi divise in due gironi da cinque e per la prima volta dal 1991 un’edizione della Copa America prenderà parte esclusivamente con nazionali della CONMEBOL. Australia e Qatar avevano ricevuto un invito ma hanno poi declinato per la sovrapposizione con altri impegni. A complicare il tutto ovviamente ci si è messa la pandemia che, complice la recente ondata di casi in Argentina, ha costretto gli organizzatori a rivedere i piani e optare per il Brasile come paese ospitante.
I problemi non sono finiti qui però con diversi celebri calciatori pronti ad opporsi all’idea di scendere in campo in Brasile anch’esso martoriato dal virus. La netta presa di posizione, tra le polemiche, del presidente Bolsonaro ha definitivamente sciolto ogni dubbio e le squadre sono ora pronte a dare il calcio d’avvio.
Per facilitare le nazionali negli spostamenti verso Argentina e Colombia, i paesi che inizialmente avrebbero dovuto organizzare la competizione, la CONMEBOL aveva pre-stabilito i gironi seguendo anche criteri geografici. Gironi che sono stati confermati e vedranno la presenza di Argentina, Bolivia, Cile, Uruguay e Paraguay nel gruppo A mentre nel gruppo B ci saranno Brasile, Colombia, Perù, Ecuador e Venezuela. Le quattro squadre che otterranno più punti si qualificheranno per i quarti di finale da giocarsi il 2 e 3 luglio. A seguire le semifinali in programma il 5 e 6 luglio. Infine la finale che è prevista il 10 luglio.
Tutto o quasi è pronto per l’inizio di questa competizione che vede, ancora una volta, il Brasile come paese di casa ma senza la presenza, ormai divenuta tradizione, di paesi di altre confederazioni invitati al ballo della Copa più loca del mondo.