Convincono Klopp con soldi e progetti ambiziosi | Il grande ritorno in pista del tecnico di Stoccarda

Jurgen Klopp, leggendario manager del Liverpool - ansa - calcioinpillole.com
Troppe chiamate importanti, troppi progetti ambizioni. Jurgen Klopp pronto a lasciare il ruolo di responsabile dell’area sportiva Red Bull.
Riduttivo chiamarlo allenatore. Un pò personaggio un pò visionario, un pò leggendario e un pò iconico. Tutto questo e molto altro è Jurgen Klopp da Stoccarda, simbolo di passione e lealtà. Calcio propositivo, senza peli sulla lingua.
La sua carriera è stato un viaggio incredibile, partito da Glatten, a due passi da Stoccarda, la sua città Natale. È un giocatore eclettico, parte dal Mainz, dove poi tornerà da allenatore per portarlo per la prima volta in Bundesliga. L’ascesa di Klopp parte da qui. Era il 2004.
Quattro anni dopo lo prende in mano il Borussia Dortmund, una squadra di sbarbatelli, giovani ma affamati. In pochi anni è il deus ex machina della rinascita della Banda dell’Oro: conquista due campionati consecutivi (2010-11, 2011-12), una Coppa di Germania e raggiunge la finale di Champions League nel 2013. Come? Con la sua visione.
Pressing alto e transizioni veloci, ritmi vertiginosi e intensità emotiva, nasce “Gegenpressing”, marchio di fabbrica del calcio secondo Jurgen Klopp. Il Borussia Dortmund è una realtà internazionale, troppo stretta per l’allenatore di Stoccarda. Così, quando chiama il Liverpool, la risposta non può essere che una sola: yes!
Mitico Klopp
Jurgen Klopp sbarca ad Anfield Road nel 2015, accettando la sfida: più grande della sua vita: riportare in auge il Liverpool, una squadra blasonata ma che non riesce ad alzare più un trofeo. Con pazienza e visione, Klopp plasma i Reds a sua immagine e somiglianza. È un’ascesa clamorosa.
In pochi anni rinnova la rosa, crea un’identità forte e riporta i Reds ai vertici del calcio mondiale. Nel 2019 conquista la Champions League, nel 2020 lo storico titolo di Premier League – il primo dopo 30 anni – via-via tutti i trofei possibili-immaginabili: Supercoppa UEFA, Coppa del Mondo per Club, FA Cup e League Cup. Diventa il Sindaco di Liverpool almeno fino al 2024, quando sciocca tutti annunciando il suo ritiro.
Presente e futuro
Attualmente Jurgen Klopp ha deciso di accettare la corte della Red Bull, entrando in quell’universo a tutto tondo con ruolo di responsabile dell’area sportiva del colosso austriaco che controlla più club in tutto il mondo. Ma il richiamo di nuove sfide è troppo forte per non essere ascoltato. Il Real Madrid di Carlo Ancelotti è a fine ciclo, complice le scelte a dir poco azzardate di Florentino Perez, il collezionista di top-player.
Nemmeno l’allenatore di Reggiolo è riuscito a trovare quell’equilibrio di cui necessita di un Real Madrid completamente sbilanciato, senza più Kroos (né il suo sostituto) con buchi in ogni parte in difesa e, anche, a centrocampo. Così Don Florentino sta pensando a lui. E quando il presidentissimo vuole, convince. Attenzione però al Brasile, nazionale decaduta, un’altra sfida che stuzzica Jurgen Klopp. Davanti a una offerta allettante, Klopp prenderebbe in seria considerazione l’idea di tornare ad allenare. Ovviamente per vincere.