Si avvicina il giorno della partita tra Italia e Belgio, valida per un pass alle semifinali di Euro 2020. L’ex allenatore della Nazionale e dell’Inter, Antonio Conte, ha parlato ai microfoni della Gazzetta dello Sport per fare un focus sulle due squadre. Spazio anche alla clamorosa eliminazione della Francia.
L’Italia – “Le vittorie nel girone hanno evidenziato una qualità di gioco che ci ha fatto subito ben sperare. La partita con l’Austria, una squadra attrezzata, ostica e fisica ci ha messo a dura prova, evidenziando la nostra capacità di soffrire e compattarci in alcuni momenti di difficoltà. La fatica per raggiungere la vittoria può essere stata addirittura più utile rispetto a un successo facile, perché ha fatto capire a tutti quello che il gruppo azzurro sicuramente già sapeva. La nostra Nazionale ha dimostrato di saper aggiungere una sua fisionomia e una idea di gioco che altre squadre hanno mostrato meno, affidandosi maggiormente ad individualità importanti, capaci di decidere una partita da soli o quasi. E’ quello che ho visto fare anche ad alcune grandi Nazionali, date per favorite”.
Il Belgio – “Il Belgio nostra prossima avversaria è una squadra forte individualmente e collettivamente. Lukaku è una forza della natura, fa reparto da solo, ma scopro l’acqua calda nel dire che la presenza o meno di De Bruyne ed Hazard venerdì può cambiare gli equilibri. Stimo molto il c.t. Martinez per il lavoro svolto in questi anni, ma la prestazione contro il Portogallo non mi ha convinto del tutto sia nella fase di aggressione offensiva che nella fase difensiva”.
L’eliminazione della Francia dagli Europei – “La grande sorpresa negativa del torneo. L’avevo inserita tra le favorite per lo spessore qualitativo della rosa, ma stavolta non è riuscita ad unire alla classe individuale dei suoi tanti campioni quella solidità e compattezza in fase difensiva che gli ha permesso in passato di vincere tutto. La Svizzera ha compiuto l’impresa e viste le differenze qualitative in campo, ha meritato di coronare un sogno. Ora affronterà la Spagna, un’altra grande che non regala ancora certezze”.