Conte firma… su carta bianca | Ne vuole sette per un Napoli da scudetto. E De Laurentiis dice sì

Antonio Conte

Antonio Conte, nuovo allenatore del Napoli - lapresse - calcioinpillole

Neanche il tempo di ufficializzare il nuovo allenatore del Napoli, che parte la campagna di rafforzamento azzurra. La lista.

Il solito tweet presidenziale, perché a Napoli funziona così: De Laurentiis sceglie, De Laurentiis tratta, De Laurentiis twitta anticipando il comunicato ufficiale del suo club. Doveva essere il Gasp a ritirare le sorti degli ex campioni d’Italia, ci penserà Antonio Conte.

Operazione per niente economica: accordo raggiunto per un triennale da 6 milioni di euro a stagione, più bonus relativi ai risultati conseguiti dalla squadra, tra qualificazione in Champions ed eventuale vittoria dello scudetto. Conte ha carta bianca.

In primis i suoi fedelissimi: Cristian Stellini il suo vice (come al Tottenham Hotspurs), suo fratello Gianluca il match analyst, Costantino Coratti e Stefano Bruno i preparatori atletici, insieme al confermato Francesco Sinatti (responsabile) e Alejandro Rosalen sempre nel ruolo di allenatore dei portieri.

A differenza della Milano rossonera, esultano tutti a Napoli: Antonio Conte era il più voluto, desiderato anche se a essere liberi erano i sogni degli appassionati “rivali” delle panchine occupate e portate alla vittoria dall’ex commissario tecnico della Nazionale. Ma da un grande potere derivano grandi responsabilità.

Una squadra da rifare

Serviranno almeno sette rinforzi per dimenticare la disastrosa annata terminata con la mancata qualificazione a qualsiasi coppa europea. Antonio Conte dovrà preoccuparsi solo per il campionato e la Coppa Italia, non ci sono altre competizioni nella sua prima alle falde del Vesuvio. Sette addii certi e due probabili: finita la festa di benvenuto, ci sarà tanto da lavorare. Antonio Conte è abituato a farlo in campo. Ma mai come stavolta ci sarà bisogno di una strategia ben definita per ricostruire di fatto una squadra praticamente da rifare.

Gollini ha già salutato la squadra azzurra, così come Dendonker (era prestito secco), Traorè (non verrà riscattato), Demme (già fuori lista da febbraio) e quel Zielinski che deve soltanto essere annunciato dall’Inter. Una pura formalità.

Khvicha Kvaratskhelia
Khvicha Kvaratskhelia, uno dei grandi dubbi per il Napoli di Conte – ansa – calcioinpillole

Quanti nodi da sciogliere

A quei cinque partenti vanno aggiunti Osimhen e Lindostrom: nel primo caso attualmente offerte concrete latitano, ma arriveranno. E se non si dovesse arrivare a pagare la clausola, anche per qualcosina in meno di 120 milioni, il nigeriano partirà. Stesso discorso anche per il centrocampista danese, ovviamente a un prezzo completamente differenti. Tutto questo sempre se il Napoli riuscirà a trattenere Kvara che sta ammiccando al PSG, e Di Lorenzo che sta cercando squadra.

Il primo della lista è Lukaku, anche se bisogna battere la concorrenza del Milan, soprattutto se il Chelsea decidesse di cederlo nuovamente in prestito. Ma ora che Conte è ufficialmente l’allenatore del Napoli, Dela può giocarsi un signor jolly nella corsa a Big Rom.