Conte sfida Pirlo: la vera storia alla Juventus
Antonio Conte e Andrea Pirlo si affronteranno per la prima volta da avversari in panchina durante il match tra Inter e Juventus, valido per la 18a giornata di Serie A. I due hanno condiviso un’esperienza comune in bianconero, quando l’ex centrocampista vestiva ancora i panni di calciatore. Ma tra loro non è scoccata subito la scintilla, il colpo di fulmine che tutti si aspettavano dopo l’addio di Pirlo al Milan per volontà di Massimiliano Allegri.
Pirlo alla Juventus: la reazione di Conte al suo arrivo
“Non siamo mica un centro ricreativo per pensionati”, avrebbe dichiarato Conte durante un summit con la dirigenza bianconera. Un concetto chiaro e sintetico che non ammette molte interpretazioni: per l’allora tecnico della Juve, l’arrivo di Pirlo è stato visto come un peso e non un valore aggiunto. Due le motivazioni: per il fisico di un ultra 30enne che avrebbe potuto dare qualcosa in meno alla squadra; per la poca funzionalità all’interno degli schemi tattici. Sola apparenza, perché nel 2013 Pirlo era tutt’altro che finito.
Dallo scetticismo alla certezza: Pirlo serve alla Juventus
Dopo i dubbi iniziali, il legame è diventato sempre più forte e trasparente. Per il bene anche della Juventus, che grazie a Pirlo ha potuto continuare l’egemonia in Serie A. Non sono mancati, però, i momenti di tensione. Come avvenuto nel 2013 durante una partita contro il Verona: sostituito al 66′ del secondo tempo, il Maestro non si era accomodato in panchina andando direttamente negli spogliatoi. Un’incomprensione che si è risolta con una stretta di mano. La stessa che i due si daranno domani sera prima che cominci una delle sfide più attese dell’anno. Ritrovandosi da avversari e sfruttando i lati migliori del loro modo di essere e intendere calcio: da una parte un Conte incandescente nel dare indicazioni ai suoi uomini, dall’altra un Pirlo pacato ma sempre nel vivo del match.