Conte avvisa il Tottenham: “Non dobbiamo diventare presuntuosi”
Il Tottenham di Antonio Conte è pronto a tuffarsi nella nuova stagione. Gli Spurs debutteranno in Premier League il prossimo 6 agosto contro il Southampton. Ad una settimana di distanza dalla prima partita ufficiale stagionale, l’ex tecnico campione d’Italia con l’Inter nella stagione 2020-21, ha parlato in esclusiva ai microfoni di Sky Sport. Di seguito ecco le dichiarazioni del tecnico del Tottenham Conte riportate proprio dai colleghi di Sky Sport.
Conte: “Con il Tottenham abbiamo avviato un percorso serio”
Come è andata la pre-stagione? Che tipo di Tottenham sta nascendo? Ci sono tante facce nuove…
“La pre season è andata bene, è stata stancante, abbiamo dovuto fare due viaggi lunghi e impegnativi tra Corea e Israele. Ma abbiamo lavorato tanto, sia dal punto di vista tattico sia dal punto di vista fisico. C’erano da inserire nuovi giocatori, come Perisic che arrivava da infortunio importante, o come Bissouma che ha preso il Covid ed è arrivato una settimana dopo per via delle Nazionali. Ci sono stati piccoli contrattempi, ma al tempo stesso sono contento di poter continuare a lavorare su un’idea dell’anno scorso, senza dover ricominciare tutto, come successo a novembre: lì è stata molto dura, devi portare la tua idea partendo da zero”.
Qual è l’obiettivo del Tottenham in questa stagione? Tornare nella zona Champions? Oppure si può sognare qualcosa in più?
“Sinceramente noi dobbiamo essere bravi a non diventare presuntosi e arroganti, non dobbiamo pensare che in soli 7 mesi abbiamo ridotto un gap che esiste da tantissimo tempo, penso al Liverpool e al City, ma anche il Chelsea recentemente ha vinto la Champions e il Mondiale per club. Ci sarebbe anche lo United, che però ha faticato un po’ in questi anni, a differenza di City o Liverpool. Klopp da sette anni va avanti con le sue idee a Liverpool ed è supportato anche dalla società”.
Perisic può fare bene da subito in Premier League? Cosa si aspetta da lui?
“Adesso per Perisic è importante tornare nella migliore condizione psicofisica, perché si è fatto male nell’ultima partita dello scorso campionato, un infortunio serio, adesso sta tornando a disposizione. I tempi di recupero previsti sembravano anche più lunghi, poi invece Ivan ha recuperato. Contro la Roma l’ho fatto giocare dall’inizio per fargli prendere confidenza con il ritmo partita e con i compagni. Non è ancora al 100%, ma sicuramente è un giocatore che ha raggiunto una maturità incredibile sotto tutti i punti di vista. Non dimentichiamo che ha vinto con diversi club e ha fatto una finale di un Mondiale. La sua esperienza sarà importante per noi”.
Nella prossima Premier League il City e il Liverpool partono favorite?
“Parto dal presupposto che in Inghilterra per storia e investimenti ci sono quattro squadre che partono davanti a tutte: Liverpool, City, United e Chelsea. Ad esempio il Chelsea ha rimpiazzato Lukaku con Sterling, Rudiger è andato via ma è arrivato Koulibaly. Lo United è un grande club, ha tantissimi tifosi in tutto il mondo e può spendere, ma non sempre chi spende vince. Due anni fa lo United era dietro al City, poi ha comprato CR7, Sancho e Varane, ma è arrivato 6°. Loro hanno fatto questi acquisti per vincere la Premier, ma non ci sono riusciti, è un campionato in cui bisogna mantenere certi equilibri per non scivolare. Noi non dobbiamo essere arroganti o presuntuosi: abbiamo avviato un percorso serio, fatto di lavoro e scelte ponderate, ma il club ha bisogno di fare altri step prima di pensare fin dall’inizio di essere una contendente al titolo”.