Conmebol, 50.000 dosi dalla Cina per vaccinare tutte le squadre

Conmebol, 50.000 dosi dalla Cina per vaccinare tutte le squadre

(Photo by Ricardo Moreira/Fotoarena)

Una svolta unica per il calcio sudamericano. Tramite una nota sul sito ufficiale della Conmebol, l’organismo a capo del calcio dell’America Latina, il presidente Alejandro Rodriguez ha annunciato l’accordo storico per far riparte la prossima Coppa America. La Conmebol ha infatti ottenuto 50mila dosi dalla compagnia cinese Sinovac Biotech Ltd per iniziare una vasta campagna di ‘immunizzazione’ sui protagonisti del calcio sudamericano. Un modo per salvare la Coppa America ed un primo passo per contrastare il Covid-19 nel mondo del pallone. Ecco alcuni spunti di quanto affermato da presidente Rodriguez:

“50 mila dosi per salvare il calcio sudamericano”

“Poche volte ho provato una gioia così grande come oggi, condividendo con voi una notizia così buella e importante. Sono tempi di grande angoscia e incertezza per tutti e so che quello che sto per informarvi rafforzerà la speranza e l’ottimismo nella nostra grande famiglia. CONMEBOL riceverà a breve una donazione di 50.000 dosi del vaccino COVID 19 prodotto dalla società farmaceutica cinese Sinovac Biotech Ltd. Da quando è iniziata la produzione su larga scala di vaccini di efficacia scientificamente provata, ci siamo sforzati di ottenere una fornitura in volume sufficiente per iniziare un’ampia immunizzazione nel calcio nel nostro continente. Oggi vediamo i risultati di quella gestione”.

“È un nobile gesto da parte di questa azienda a sostegno della nostra CONMEBOL Copa América e, in generale, del calcio sudamericano. I dirigenti di questa società hanno compreso l’enorme valore sociale e culturale che il calcio ha nei paesi sudamericani e hanno deciso di sostenere la più antica competizione per squadre nazionali del mondo regalando questo importante lotto di vaccini. Voglio esprimere loro la mia più profonda gratitudine per questo atto di solidarietà con migliaia di giocatori, arbitri, allenatori e con le rispettive famiglie e, in definitiva, con tutto il Sud America. Perché la vaccinazione che inizieremo si aggiunge e completa i massicci processi di immunizzazione che stanno guadagnando velocità nei nostri paesi”.