Confronto Milan-Curva: la ricostruzione e i possibili scenari

Confronto Milan-Curva: la ricostruzione e i possibili scenari

(Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)

Nella giornata di ieri è andata in scena una delle performances più buie del Milan targato Pioli, che rischia di compromettere definitivamente la corsa dei rossoneri verso la zona Champions League. Gli ex campioni d’Italia hanno infatti perso a La Spezia con il punteggio di 2-0, mettendo in mostra tutte le lacune tecniche e mentali che conservano sin dall’inizio di questa stagione. La pesante sconfitta ha portato ad un particolare episodio che ha coinvolto la squadra e i tifosi, e che ha acceso l’interesse della Procura Federale.

(Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)

Milan a confronto la Curva: la ricostruzione

Al termine della partita i tifosi rossoneri hanno chiamato la squadra a colloquio sotto il settore ospiti, per dare loro una sorta di “ultimatum”. Sostanzialmente i supporters del Diavolo hanno confermato la loro vicinanza alla squadra in questo momento particolarmente buio, ma hanno chiesto ai giocatori ed a Pioli una vittoria nel delicatissimo Euroderby di ritorno, valido per le semifinali di Champions League, che andrà in scena martedi. Una sfida che potrebbe risollevare, quantomeno in parte, una stagione a dir poco deludente, caratterizzata da un campionato parecchio al di sotto di quanto mostrato negli ultimi due anni ed una gestione della Coppa Italia non esattamente delle migliori. Per i rossoneri sarà durissima ribaltare il 2-0 subito all’andata dai cugini nerazzurri, ed un fallimento potrebbe causare un crollo progettuale non indifferente, visti i risultati collezionati in Serie A. Nonostante ciò questa mattina i tifosi milanisti si sono precipitati a Milanello per far sentire tutto il loro calore in vista del suddetto match, venendo accolti da giocatori, allenatore e dirigenza. Ciò che è successo a La Spezia, tuttavia, non è piaciuto alla Procura Federale, che ha deciso quindi di muoversi per valutare eventuali irregolarità.

(Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)

La Procura indaga: precedenti e possibili conseguenze

Ciò che ha scatenato il fastidio della Procura è la presunta violazione di una delle norme presenti nel Codice di Giustizia Sportiva, che vieta le “gogne” a cui i giocatori e gli allenatori vengono sottoposti per compiacere determinate categorie di tifosi. Ecco quanto scritto nell’articolo 26 del Codice in merito a questo tipo di situazioni.

“Durante le gare o in situazioni collegate allo svolgimento della loro attività, ai tesserati è fatto divieto di avere interlocuzioni con i sostenitori o di sottostare a manifestazioni e comportamenti degli stessi che costituiscano forme di intimidazione, determinino offesa, denigrazione, insulto per la persona o comunque violino la dignità umana. In caso di violazione del divieto si applicano le sanzioni di cui all’art. 9, comma 1, lett. e) o h). In ambito professionistico, unitamente alla sanzione di cui all’art. 9, comma 1, lettera e) o h) si applica la sanzione di cui all’art. 9, comma 1, lettera d) nelle seguenti misure: euro 20.000 per violazioni in ambito di Serie A; euro 8.000 per violazioni in ambito di Serie B; euro 4.000 per violazioni in ambito di Lega Pro”.

Cosa rischia dunque il club rossonero in caso di irregolarità? Esistono due possibili sanzioni per questo tipo di episodi, entrambe racchiuse nell’articolo 9, comma 1 del Codice. La prima prevede una squalifica di una o più giornate, e nel caso di episodi particolarmente gravi le giornate di squalifica non possono essere inferiori a quattro. La seconda possibile sanzione è invece un’inibizione temporanea nello svolgere attività in ambito FIGC, con eventuale richiesta di estensione in ambito FIFA e UEFA. Negli ultimi anni gli unici precedenti di portata simile riguardano l’Inter, ma in nessuno dei casi la squadra nerazzurra venne punita.