Inzaghi: “Fischi o applausi accetterò tutto. I tifosi sanno chi sono”

Inzaghi: “Fischi o applausi accetterò tutto. I tifosi sanno chi sono”

(Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)

Conferenza stampa molto particolare per Simone Inzaghi, in vista della prima partita contro la Lazio. La squadra a cui deve tutto, prima da giocatore e poi da allenatore. Sfida in cui dovrà gestire oltre le emozioni, anche il problema sudamericani. Ecco le sue parole:

Buon pomeriggio mister: da ex biancoceleste che gara si aspetta domani contro la Lazio?Sappiamo che ci saranno intanto sette gare ravvicinate dopo la sosta, cercheremo di farci trovare pronti, eravamo in pochi ad Appiano che però hanno lavorato bene. I nazionali son rientrati abbastanza bene tranne qualche problemino di poco conto“.

Come è cambiata la Lazio con Sarri e cosa è invece rimasto della sua squadra? –Hanno fatto ottime partite nel derby e in Europa con ottime qualità e un allenatore molto bravo a organizzare le squadre. Hanno perso l’ultima gara e saranno arrabbiati, con tantissima voglia di fare bene“.

E’ la prima volta che si trova ad affrontare una situazione del genere con il rientro dei nazionali nel giorno della gara? –Ci era capitato dopo l’ultima sosta ma avevamo giocato di domenica contro la Samp, questa volta è particolare: Sanchez e Vidal non verranno con noi, sarebbero arrivati alle 3 di notte e ho preferito farli rimanere. Così come Sensi che si è allenato discretamente in gruppo, non può ancora calciare liberamente col destro causa distorsione, ma dalla prossima gara spero di recuperarlo“.

Basta il gol di Lautaro in nazionale a tranquillizzarla o si doveva rinviare la gara come hanno fatto in Liga? –Dovrò parlare con tutti loro e vedrò come staranno. Liga brava a rinviare le partite, ma era un tema da affrontare a inizio stagione. Ho le alternative da valutare“.

Come si affronta una Lazio imperniata sulla qualità? – “Abbiamo fatto gare buone e altre meno buone, servirà far bene entrambe le fasi“.

Cosa prova in questo momento da ex della Lazio? Cosa si aspetta? –Normale che non sia una gara come le altre per me. E’ un ritorno a casa per me, una casa per 22 anni e sarà una grandissima emozione rivedere i ragazzi che mi hanno dato tutto negli anni. Rivedere quelle persone dietro le quinte che son stati speciali con me. Rivedere i tifosi biancocelesti: abbiamo gioito e sofferto insieme, raggiungendo grandissimi traguardi. Fischi o applausi fanno parte del mestiere, accetterò qualsiasi cosa, sanno che per loro ho sempre dato tutto“.

Come sarà rivedere Lotito e Tare dopo l’addio brusco? –Si è sentito e letto di tutto. Lotito e Tare sono stati molto importanti per me, grazie a loro ho iniziato ad allenare, non finirò mai di ringraziarli, sapendo che ci siamo integrati bene a vicenda“.

Lazio e Juventus saranno test definitivi per capire dove si potrà arrivare? –Si, ma anche i prossimi lo saranno. Domani sarà una partita difficilissima e dovremo fare del nostro meglio. Un passo alla volta“.

A che punto è Dumfries in termini di integrazione? –Pensavo impiegasse più tempo e invece ascolta e si allena nel migliore dei modi. Ha già giocato più della metà dei minuti a disposizione, migliorerà sensibilmente col passare del tempo“.

Chi affiancherà a Dzeko in attacco? –Ho diverse soluzioni, c’è anche Satriano oltre a Perisic e Calhanoglu di cui sono molto contento perché non si tira mai indietro, vista la distorsione rimediata in nazionale. Dovrò valutare bene Lautaro e Correa“.

Ti stai affezionando all’Inter o per ora è soltanto una grande sfida professionale? –Qui mi sono subito sentito alla grande, sarà per il gemellaggio con la Lazio. In ogni caso, dal primo giorno alla Pinetina, i tifosi con me son sempre stati fantastici. Sono tantissimi e ci fanno sempre sentire un calore incredibile“.