Conferenza Maximiano: le parole del portiere della Lazio prima dell’AZ
Luis Maximiano, portiere della Lazio, ha presentato in conferenza stampa la sfida di domani in Conference League contro l’AZ Alkmaar. Le sue dichiarazioni riprese da TMW.
Lazio-AZ, la conferenza di Maximiano
“Se ho l’opportunità di giocare sono felice e cerco di fare al meglio il mio lavoro. Arrivare fino in fondo in Conference da protagonista? Adesso l’importante è l’allenamento di oggi, poi la partita di domani”.
Psicologicamente come stai? Hai cancellato l’episodio dell’esordio ad agosto?
“Sentiamo quando non stiamo facendo bene. Non è stato facile, ma il calcio è così, cambia velocemente e dobbiamo sempre essere pronti. Ho 24 anni, ho passato un’esperienza che non avevo mai affrontato. Sarà importante per la mia carriera. Quando entri in campo però cancelli tutto e spero di rispondere sempre bene in campo”.
Le difficoltà dal passaggio dalla Spagna in Italia?
“È tutto diverso qui, a partire dalla lingua. Vuoi parlare e capire ciò che ti chiedono ma non è semplice. Ma è un’esperienza e una grande sfida, sono contento di essere arrivato in Italia”:
Tra i tue estimatori c’è Provedel.
“Sono contento che stia facendo bene lui. Entrambi cerchiamo di fare il bene della squadra”.
Maximiano ringrazia Sarri
Pensavi di partire a gennaio?
“Uno ci pensa, ma sono felice di stare qui. È una sfida per me stare qui. Sono cresciuto da quando sono arrivato. Qualche stagione le difficoltà ci sono, questo è il momento di affrontarle.”
Proprio Sarri ti ha voluto trattenere a fine gennaio.
“È importante avere la fiducia del mister. Ogni giorno do il 100% per essere pronto quando vuole il mister”.
In cosa sei migliorato tanto?
“La scuola dei portieri italiani è diversa. Credo che sono cresciuto tanto mentalmente: ero abituato che mi dicevano che ero bravo, mi facevano tanti complimenti, qui è diverso”.
Hai un buon rapporto anche con Felipe Anderson:
“Lui è stato uno dei primi ad aver parlato con me. Parla portoghese come me. Mi ha aiutato sia qui che sia fuori. Allo stadio vado da solo e siccome abitiamo vicino mi riporta a casa”.