Commisso: “Chiesa? Tutto è possibile”
Dopo la sconfitta della Fiorentina a San Siro contro l’Inter (4-3), la doccia gelata del presidente viola Commisso su Federico Chiesa.
Sul campo, è stata una grande Fiorentina. A San Siro esce sconfitta 4-3, ma i ragazzi di Iachini hanno dominato per lunghi tratti, cedendo alla rimonta nerazzurra solo nei minuti finali. Non bastano le reti di Kouamé, Castrovilli e Chiesa, che appare rigenerato e saldamente dentro al progetto tecnico dei toscani. Si era visto già nella partita d’esordio contro il Torino, quando aveva garantito corsa e qualità, servendo a Castrovilli la palla dell’1-0.
Fuori dal rettangolo di gioco, però, la situazione del capitano viola Federico Chiesa è tutt’altro che lineare o definita. Offerte concrete, al momento, non ce ne sono, ma il presidente Commisso non chiude la porta ad una sua cessione. Che sia per strategia o per onestà intellettuale, le parole arrivate a margine della partita di ieri non lasciano sereni i tifosi viola. “Se Chiesa resta? Vediamo, è l’ultima settimana e tutto è possibile. A oggi è della Fiorentina, ma il mercato non è ancora finito”.
Dichiarazioni da far tremare i polsi. Eppure, immaginare un futuro lontano dal franchi per Federico Chiesa, oggi appare ipotesi remota, La scorsa stagione fu proprio Commisso a fare le barricate, anche per non mettersi contro la piazza al suo arrivo a Firenze. Le offerte di Inter e Juventus erano concrete, così come la valutazione di 70 milioni del cartellino del classe 1997. Oggi, sul tavolo del Ds Pradè, non è arrivato nulla, e con il mercato che si avvia a passi spedito alla chiusura del 5 ottobre, è difficile che cambi qualcosa.
Saranno 8 giorni caldissimi, con la Fiorentina chiamata a resistere alle offerte per i due pilastri difensivi, Pezzella e Milenkovic. Da settimane finiti nel mirino del Milan e non solo, sono entrambi destinati a restare agli ordini di Iachini. Chiesa, invece, fa storia a sé. Non è un mistero la sua comprensibile ambizione di lottare per traguardi più alti, ma ci vuole un investimento importante. E se è vero, come pare, che voglia rimanere in Italia, allora tutto si complica maggiormente. Né la Juve, né l’Inter né il Milan, in questo momento, hanno le possibilità economiche per soddisfare le richieste di Commisso. Fine della storia? No, si dovrà aspettare comunque il 5 ottobre, perché le vie del mercato, tra prestiti onerosi ed altre architetture finanziarie, sono infinite.