“Come posso dire di no?!””: Tiago Pinto torna alla grande e nessuno se lo aspettava | Nuovo contratto dal 1° giugno”
Chiuso il ciclo con la Roma, Tiago Pinto pronto a tornare in pista. L’offertona c’è, la trattativa pure per ripartire di slancio.
Ha chiuso da gran signor un ciclo luci e ombre, con finale da vero professionista. Basti pensare alla trattativa con la Juventus per il prestito, seppur secco (non c’erano altri margini) di Huijsen, ad Angelino ma soprattutto a Baldanzi, trattative chiuse da general manager dimissionario.
Era arrivato a Roma a gennaio 2021, dopo l’esperienza al Benfica. I suoi tre anni in giallorosso hanno coinciso con l’arrivo di José Mourinho come allenatore e con gli ingaggi di Romelu Lukaku e Paulo Dybala, anche se sull’arrivo di Big Rom c’è stata la forzatura dei Friedkin, che hanno potuto contare sull’amicizia di vecchia data con Todd Boehly, vulcanico presidente del Chelsea.
Portoghese come Mourinho ma caratterialmente all’opposto dello Special One, sotto l’egida Tiago Pinto la Roma è tornata a vincere un trofeo internazionale, la Conference, che potevano essere due se la chiacchieratissima Europa League della passata stagione avesse avuto un epilogo diverso ai tiri di rigore contro il Siviglia.
Molte scelte azzeccate, per carità, ma anche tantissimi flop: da Shomurodov a Celik, passando per Vina, Camara e Renato Sanches. A cambiare gli equilibri all’interno del club anche la nomina di Lina Souloukou come nuovo amministratore delegato a partire dal 18 aprile scorso. Altri alibi per Tiago Pinto, la situazione finanziaria di una Roma impossibilità a fare mercato se non tramite acquisti a titolo temporaneo, o Under 21 come Tommaso Baldanzi.
Tiago Pinto e i retroscena con Mou
“Quando ho lasciato la Roma ci ho pensato molto, sentivo che era il momento giusto, la fine di un ciclo”. Queste le prime parole da dirigente libero da vincoli da parte di Tiago Pinto, tornato a parlare di recente, per la prima volta dopo l’addio alla Roma, in un’intervista fiume sul portale inglese inews.co.uk.
“Mourinho un allenatore impegnativo – rivela Tiago Pinto – è esigente perché ha vinto tanto e ha standard elevati, per un giovane direttore sportivo è impossibile lavorare normalmente con Mourinho. Ma ho imparato molto da lui”.
Passato, presente e futuro
Il passato è un tempo da ricordare, il presente da vivere per un futuro migliore. Tante le strade da prendere. Si era parlato di restare in Italia, il Napoli ci stava facendo un pensierino, anche se la pista più percorribile, attualmente, è quella inglese.
Se un grande club come questo chiede di parlare con te, è ovvio che tu sia interessato”. Tiago Pinto ammicca ai Magpies, dunque. E lo dice espressamente: “Non so se l’interesse sia vero o no, ma chi direbbe no a un progetto del genere?”.