Come giocherebbe il Napoli con Tudor? Gli scenari
Igor Tudor è in pole per sostituire Rudi Garcia sulla panchina del Napoli: ecco come gioca l’allenatore serbo e cosa potrebbe cambiare.
Igor Tudor sembra vicino a sostituire Rudi Garcia come allenatore del Napoli. Conosciamo meglio il tecnico serbo, che si è già fatto apprezzare in Serie A e non solo.
Tudor: la carriera da giocatore e allenatore
Tudor nasce come calciatore, di ruolo difensore centrale e mediano, e cresce nelle giovanili dell’Hajduk Spalato, dove rimane fino ai 20 anni di età. Nell’estate del 1998, però, viene acquistato dalla Juventus, che vede in lui un gran potenziale. In bianconero resterà per 9 anni (nel mezzo una parentesi di una stagione e mezzo in prestito al Siena) collezionando 149 presenze in Serie A.
Dopo il termine della carriera, sempre all’Hajduk, nel 2008, Tudor diventa prima vice-allenatore della prima squadra e poi tecnico delle giovanili. Dopo una breve esperienza da vice di Igor Stimac nella Nazionale croata, Tudor torna a Spalato ma questa volta da allenatore in prima, nella stagione 2012/13. Dopo di ché, allena il PAOK, il Karabukspor e il Galatasaray, per poi approdare in Italia, all’Udinese.
In Friuli doveva essere solo un traghettatore per la stagione 2017/18, infatti non viene confermato al termine di essa. Nell’annata successiva, però, le cose non vanno bene e viene richiamato dai bianconeri. Esperienza con l’Udinese che termina l’1 novembre 2019, con l’esonero.
Tudor riparte dalla Croazia e dal suo Hajduk Spalato, ma quando riceve la chiamata della Juventus per diventare vice del nuovo allenatore Andrea Pirlo non ci pensa due volte e torna in Italia. Dopo la stagione in bianconero, per lui c’è la panchina del Verona. L’ottima stagione in gialloblu lo fa arrivare al Marsiglia, dove raggiunge il terzo posto in Ligue 1 nella stagione 2022/23.
Come giocherebbe il Napoli con Tudor
Tudor è un allenatore di scuola Gasperini-Juric, che punta molto sull’intensità e sul pressing, sulla compattezza difensiva e sulla verticalità in attacco. Anche il profilo umano è importante: parliamo di un tecnico motivatore, forte caratterialmente e con molta grinta. Tutte caratteristiche che il Napoli sembra aver perso con Rudi Garcia.
Il modulo preferito dal croato è il 3-4-2-1, ma bisognerà capire se Tudor vorrà stravolgere il modulo oppure scegliere la strada della continuità, portando avanti il diktat di Spalletti.
Se fosse davvero 3-4-2-1, ecco che il Napoli potrebbe giocare con Natan, Rrahmani e uno tra Juan Jesus e Ostigard in difesa, mentre sulle fasce agirebbero Di Lorenzo e, a turno, Mario Rui e Olivera. A centrocampo Anguissa garantirebbe fisicità e Lobotka tecnica, mentre dietro il bomber Osimhen svarierebbero Kvaratskhelia e Zielinski. Lo scenario più probabile, però, è che Tudor mantenga la disposizione attuale senza cambiare troppo.