Come arriva il Chelsea al match contro la Juventus
Confermarsi e ripetersi nello sport è complicatissimo. Non sono frasi fatte ma una dura realtà, tale che solo il mostruoso Real Madrid di Cr7 e co. è stato capace, in ben due occasioni, di vincere consecutivamente più Champions League. Il Chelsea quest’anno parte da favorito in tutte le competizioni, con un organico che è stato sapientemente completato nel mercato estivo. Dal suo arrivo nello scorso inverno Tuchel ha trasformato il Chelsea da polveriera a squadra inarrestabile, a cui sopratutto in Europa riusciva qualsiasi cosa con il minor sforzo possibile.
Questo avvio di stagione, seppur positivo, ha mostrato in alcune partite delle crepe, per un’idea di gioco offensivo mutata e non pienamente assimilata dalla squadra. Nelle partite con Liverpool e Manchester City in campionato (un pareggio e una sconfitta) si è vista una squadra in difficoltà nella creazione di occasioni da gol. Stesso discorso per la prima giornata di Champions, con una vittoria per nulla esaltante 1-0 sullo Zenit, senza tirare in porta per tutto il primo tempo. Decisiva la prima palla toccata in area da Lukaku.
Da non avere una vero attaccante di riferimento, con giocatori come Havertz, Mount, Werner o Pulisic che si muovevano in continuazione interscambiandosi, passare ad una punta stabile e di peso come Lukaku potrebbe aver snaturato il gioco e le caratteristiche della squadra. Tuchel avrà bisogno di un po’ di tempo per ricalibrare i vari ingranaggi e trovare il giusto equilibrio.
Il club di Abramovic si presenta a Torino da terza in classifica in Premier, un solo punto dietro il Liverpool, e con già un trofeo vinto. La vittoria in Supercoppa Europea contro il Villareal ai calci di rigore. L’esperienza maturata in campo internazionale nell’ultimo anno potrebbe essere decisiva nella sfida di stasera contro la Juve. In un match in cui anche le tante assenze saranno un fattore. Tra le fila dei Blues infatti mancheranno Kantè, Pulisic, Mount e James. 4 titolari su cui Tuchel fa enorme affidamento.