Coltescu rompe il silenzio: “Chi mi conosce sa che non sono razzista”

Coltescu

(Photo by FRANCK FIFE/AFP via Getty Images)

Sebastian Coltescu, l’arbitro romeno che ieri sera, nelle vesti di quarto uomo, è finito nella bufera per un epiteto giudicato razzista verso un giocatore durante Champions Psg-Basaksehir.

Coltescu non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali dopo la gara, ma secondo quanto riferisce il sito romeno Prosport, l’arbitro avrebbe confidato ai suoi cari l’amarezza del momento affermando: “Sto solo cercando di stare calmo. Non leggerò nessun sito in questi giorni. Chi mi conosce sa che non sono razzista”.  

L’arbitro romeno ha pronunciato espressioni razziste rivolte al camerunese Webo nei minuti iniziali della sfida tra Psg e Basaksehir. La gara è stata inizialmente interrotta e poi sospesa dopo l’abbandono del campo da parte dei giocatori di entrambe le squadre in segno di protesta. Tutto questo ha ovviamente alzato un inevitabile polverone da cui Coltescu difficilmente uscirà indenne.

Coltescu verso la radiazione

Per il quarto uomo romeno si prefigura la radiazione e l’arrivo al capolinea di una carriera arbitrale che durava da 16 anni.

Le prese di posizione dalla Turchia e dalla Francia

Sulla vicenda si è pronunciato anche il presidente turco Erdogan che su Twitter ha affermato: “Siamo incondizionatamente contro il razzismo e la discriminazione nello sport e in tutti i settori della vita. Credo che la Uefa debba necessariamente intervenire”

Una presa di posizione ufficiale è arrivata anche dalle istituzioni francesi, che tramite il ministro dello Sport Roxana Marcacineanu si è congratulata con i giocatori “per aver preso una decisione storica di fronte a un atteggiamento inaccettabile di ordinario razzismo. In attesa dell’inchiesta non posso che rendere omaggio al forte significato simbolico del loro gesto”.