Clermont, dopo due fallimenti e 24 anni di stop arriva in Ligue1

Clermont

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Di belle storie e di miracoli nel calcio se ne vedono molti. Nel 2016 il Leicester fece illuminare gli occhi di molti tifosi vincendo il suo primo campionato inglese a un anno dalla promozione in Premier League. A Clermont in Francia, storica città del rugby, è successo un altro, più piccolo, miracolo. La squadra guidata da Pascal Gastien, e trascinata a centrocampo dal figlio Johan Gastien, ha conquistato il secondo posto della Ligue 2 guadagnandosi per la prima volta nella sua storia un posto tra i grandi del calcio francese.

Con soli 25 gol subiti, la difesa del Clermont è stata la migliore del campionato. Il suo attaccante, il 22enne guineano Mohamed Bayo, ha vinto invece il titolo di capocannoniere con 22 rete messe a segno. Un lavoro frutto di tanto sudore, pazienza e soprattutto soldi. Dopo aver venduto, come riporta Goal, il suo miglior giocatore, Adrian Grbic, ha intascato 9 milioni di euro. Una cifra che vale oro per una squadra che dal 1980 ha speso appena 380 mila euro sul mercato.

Ma la più grande novità sta alla guida del Clermont. Dal 2014 infatti la squadra è stata affidata prima a Helena Costa e poi a Corinne Diacre, rimasta sulla panchina per 131 partite, registrando così un record di longevità per una donna sulla panchina di un club maschile.

Nel 2017 poi, Pascal Gastien si è insediato sulla panchina del club francese. Da allora ha iniziando a fare una cosa mai fatta prima: chiedere 11 milioni di budget e uno stadio da meno di 12 mila posti. Una vera e propria trasformazione per una squadra che, come la Fenice, è rinata dalle sue ceneri per ben due volte. La prima nel 1947 per problemi finanziari, poi il ritorno dopo 24 anni di inattività, poi di nuovo il baratro nel 1990 e la rifondazione sotto il nome di Clermont Foot Auvergne 63, ora Clermont Foot 63.