Claudio Ranieri fa l’ultima cernita per la Roma sui nuovi arrivati | Questi restano, questi vanno via

Tempo di scelte definitive per la Roma: Claudio Ranieri fa la cernita tra i nuovi arrivati: chi resta e chi saluta il club giallorossi.

Decideranno i Friedkin il nuovo allenatore della Roma, anche se molto dipenderà da come terminerà una delle stagioni più complesse dei giallorossi, nata con Daniele De Rossi in panchina, proseguita con Ivan Juric e che terminerà con Claudio Ranieri.

Dipendesse soltanto dai Friedkin, però, l’allenatore di San Saba resterebbe lì dov’è almeno per un’altra stagione prima di sedersi sulla scrivania di Trigoria: un ufficio tutto suo dove svolgere il suo nuovo ruolo da dirigente.

Ma Claudio Ranieri non sembra proprio intenzionato a cambiare idea. Ad oggi nessun dietrofront, così a meno di clamorosi colpi di scena bisognerà decidere chi sarà il suo successore, ma anche il CEO giallorosso, condicio sine qua non nessun nuovo allenatore.

Già, tra i nati problemi offuscati dalla repentina risalita della Roma made in Claudio Ranieri, anche la scelta dell’erede di Lina Souloukou, indotta alle dimissioni dopo la sciagurata mossa di esonerare De Rossi per portare Juric all’ombra del Colosseo.

La strategia

Aspettando novità rilevanti al riguardo, la Roma non è concentrata solo su questi obiettivi. Tra le priorità i volti nuovi: c’è chi ha piacevolmente colpito Claudio Ranieri e chi viene considerato una riserva a tutti gli effetti, facilmente sostituibile.

Devyne Rensch, per esempio, è considerato una risorsa per Claudio Ranieri in questo finale di stagione dove la Roma è tornata in corsa addirittura per la Champions. Il difensore olandese, è il profilo che vuole la proprietà: giovane, funzionale e di talento. Non ci sono molti dubbi sulla sua conferma.

Quanti dubbi

I dubbi restano sugli altri quattro rinforzi di gennaio: Gollini, arrivato per sostituire Ryan come vice Svilar, non è sceso in campo neanche un minuto mentre Nelsson, sostituto di Hermoso, ha totalizzato quattro presenze tra campionato e Coppa Italia, ma solo in una occasione è stato utilizzato da titolare. Poco da dire su Salah-Eddine: con un Angelino così, il suo utilizzo è stato col contagocce, un pò come Gourna-Douath, che tra i nuovi arrivati tra i giocatori di movimento, è quello che è sceso meno in campo.

Idee più o meno chiare, almeno fino a oggi: tranne Rensch, gli altri sono tutti sostituibili. La prima scrematura sembra essere stata già fatta. Il resto lo faranno il nuovo CEO e, soprattutto, quell’allenatore che decideranno i Friedkin, ma che non sarà Ranieri.