Clamoroso Inter, la notizia che non ti aspetti | Ma ce n’è anche un’altra molto pericolosa
Il mercato dell’Inter cambia all’improvviso, tutto per un’operazione che sorprende gli stessi tifosi dell’Inter. Massima allerta però.
Centocinquanta milioni di euro. Questa la cifra che porta in dote Betsson Sport, nota società svedese di gioco online che fornisce servizi di scommesse sportive, ma anche di casinò, poker, bingo e gratta e vinci.
L’accordo con il nuovo sponsor, già raggiunto durante l’era di Zhang presidente, è stato confermato dalla nuova proprietà di Oaktree e rappresenta una grande notizia di questi tempi, anche se quella cifra non deve trarre in inganno.
L’accordo in primi è spalmato su cinque anni (quattro più uno opzionale da parte nerazzurra), è sicuramente una signora cifra per il calcio italiano, avvalorata anche dal fatto che si tratta di un main sponsor che non è una parte correlata. Ma siamo ancora lontanissimi dai top team internazionali. Un appunto doveroso.
Alla fine sempre soldi (tanti comunque) sono, quasi un toccasana per un club che nonostante il grande lavoro svolto da Beppe Marotta e la sua squadra, comunque ha sempre un bilancio negativo da migliorare. Così come un gruppo squadra da puntellare, più che altro in ottica Champions.
Il rinnovo che non ti aspetti
La buona notizia per l’Inter sembra arrivare da Denzel Dumfries. Sembrava fosse in uscita dopo i turbamenti di un rinnovo in stand by per la troppa differenza tra le parti. A quanto pare non è più così: Gazzetta dello Sport è pronta a scommetterci.
La proposta interista di un ingaggio da 4 milioni più bonus fino al 2027 alla fine sembra aver colpito positivamente l’entourage dell’esterno olandese: non saranno i 5,5 milioni a stagione, ma nemmeno i 2,5 milioni che attualmente percepisce Denzel Dumfries. “Sia lui che noi vogliamo arrivare a un accordo per allungare e migliorare il suo contratto”. Parola di Ausilio.
Foschi presagi
Ma non è tutto rosa e fiori in casa Inter in questa fase embrionale di mercato. Già, il giugno nerazzurro è scivolato via senza plusvalenze, il che tradotto in soldoni vuol dire una perdita di 40-50 milioni, senza che nessun big, per il momento, venga ceduto.
Oaktree, la nuova proprietà avrebbe potuto chiedere qualche cessione per evitare di ripianare il deficit. Ma non l’ha fatto: il che non vuol dire che la situazione è florida. Tutt’altro. Questa mossa va vista come una garanzia, ma il diktat di contenere i costi, quello resta, altrimenti il modus operandi del nuovo proprietario della Beneamata necessariamente dovrà cambiare.