L’ultimo atto della Champions League è finalmente realtà. Lo spettacolo in campo non manca, così come non manca sugli spalti. Decine di migliaia sono i tifosi dell’Inter accorsi dall’Italia per seguire la storica partita europea, ed hanno regalato emozioni formando una classica ma imponente coreografia contro il Manchester City. A “macchiare” il tutto, però, c’è un retroscena particolare sullo spettacolo mostrato sugli spalti, che ha fatto cambiare il programma dei supporters dell’Inter. Ecco cosa è successo in Turchia.
Scritta imponente e regolare, affiancata da due bandiere tricolori ai lati, quella che forma la coreografia dell’Inter in occasione della finale di Champions League. Il programma dei tifosi dell’Inter, tutti vestiti di blu per l’occasione, però, era completamente un altro. Ecco che cosa è successo nelle precedenti ore in Turchia.
I supporters dell’Inter avevano organizzato una coreografia dinamica e ben diversa da quella mostrata in TV per la finale di Champions League, ma il tutto è saltato. Gran parte del materiale, infatti, è stato bloccato tra Bulgaria e Turchia, e per questo la curva nerazzurra è dovuta correre ai ripari apportando un piccolo cambio di programma. Il tutto era costato ben 70 mila euro ai tifosi dell’Inter, che avevano completamente autofinanziato la produzione. Per affittare la coreografia erano stati affittati sei furgoni, che hanno attraversato ben sei paesi. Per realizzare lo spettacolo sugli spalti, inoltre, erano pronti 1500 chili di cartoncini e 12 mila bandierine monocolori, che, però, non sono state utilizzate per intero.