“Ci sono delle trattative”: clamoroso Inter | Zhang costretto a farlo nel giro di poche settimane

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Zhang, presidente dell'Inter - lapresse - calcioinpillole

Il futuro dell’Inter oltre l’imminente tricolore e la seconda stella. Le operazioni che Zhang è costretto a chiudere.

Strana atmosfera in casa Inter. L’amarezza per l’uscita di scena dalla Champions League è rimasta e neanche uno scudetto praticamente quasi cucito al petto potrà cancellare quella indelebile macchia incastrata in una stagione da due titoli, considerando la Supercoppa alzata a Riyadh.

E non sarà nemmeno uno scudetto come un altro. È il primo di Simone Inzaghi che dopo tante delusioni in tal senso è pronto a sventolare il tricolore, è il ventesimo per la Beneamata, il che vuol dire la tanta attesa seconda stella, obiettivo principale (misto quasi a diktat) stagionale.

Eppure quella strana atmosfera sull’Inter resta ancora. Di che si tratta. Del futuro societario. Le prossime settimane saranno decisive per quanto riguarda l’Inter, non tanto per le partite che restano, l’aritmetica certezza dello scudetto potrebbe arrivare (visti i 14 punti di vantaggio) perfino nel derby, ma è più importante la data di maggio 2024.

S’avvicina il periodo della fine del prestito di Oaktree sottoscritto da Suning. Un signor prestito visto che con gli interessi compresi, Zhang dovrà restituire qualcosa come quasi quattrocento milioni di euro. Somma importante, parte della quale c’è già, ma sono le mosse del numero uno del nerazzurro a essere poco comprensibili.

Niente festa scudetto

Il bilancio presentato per il 2023 da Suning, con un fatturato da 8 miliardi di euro ma anche un calo del passivo da 2,1 miliardi a -525 milioni, potrebbe essere l’ultimo da azionista di maggioranza dell’Inter. Questa la prima indiscrezione tutt’altro che rassicurante, ipotizzata da Tuttosport.

La seconda, che fa ancora più strano ai tifosi nerazzurri, è che Steven Zhang non è atteso nemmeno per la prossima festa scudetto. Questi due indizi si sommano al terzo, che da che mondo è mondo fa una prova: la famiglia ha perso anche la quota di maggioranza in Suning, di cui oggi detiene il 21,7% delle azioni. Non solo

Simone Inzaghi
Simone Inzaghi e la mostra di trofei insieme al presidente Zhang – lapresse – calcioinpilole

I conti non tornano

Secondo Tuttosport anche la ricerca di un acquirente da parte di Oaktree, non sembra entrata nel vivo. E, come se non bastasse arrivano le parole di Marco Fassone, ex direttore generale dell’Inter, a contribuire a quella strana atmosfera.

“L’Inter, da un punto di vista di gestione, è all’apice – ha detto Fassone nella recente intervista a Radio Sportiva – è un ottimo assetto societario, come non c’era dai tempi di Moratti”. I conti però non tornano: mancano meno di 50 giorni al termine del prestito, è tutto sembra lontano dalla definizione. “Credo che ci siano già delle trattative in corso, o per prolungare il finanziamento, o per l’ingresso di nuovi investitori”. E quel credo che fa strano, magari la trattativa è in una fase molto più avanzata di quello che sembra, magari no. Lo scopriremo solo vivendo…