Serie A

Choc Pablo Marì, il difensore accoltellato: “Ho visto morire una persona”

Giornata di terrore puro, quella di ieri per Pablo Marì, accoltellato al centro commerciale. Il difensore del Monza, infatti, è stato coinvolto in un brutto fatto ad Assago, in provincia di Milano. Un uomo con problemi psichici ha colpito violentemente cinque persone con un coltello, e tra le vittime dell’aggressione c’è anche il giocatore dei brianzoli. Lo spagnolo è stato subito trasportato in ospedale, dove è stato dichiarato cosciente e fuori pericolo. Marì dopo l’accaduto si è detto scioccato. Ecco le sue parole riportate dalla Gazzetta dello Sport.

(Photo by Emilio Andreoli/Getty Images)

Accoltellato Pablo Marì, le parole dopo il terrore

Ancora evidentemente scioccato per l’accaduto, Pablo Marì ha riportato le sue prime sensazioni dopo il fattaccio. “Ero con il carrello con dentro il mio bambino e ho sentito un dolore atroce alla schiena. Poi quell’uomo ha accoltellato un altro alla gola. Oggi ho avuto ‘suerte’, perché ho visto una persona morire davanti a me“.

(Photo by Marco Luzzani/Getty Images)

Le rassicurazioni di Adriano Galliani

Rassicura tutte le persone vicine a Pablo Marì anche l’amministratore delegato del Monza, Adriano Galliani. L’ex Milan è andato a fare visita al difensore all’ospedale Niguarda di Milano. Ecco le sue parole: “Pablo è un ragazzo strepitoso. Ha avuto la forza di scherzare, dicendomi che lunedì sarà in campo. Io gli ho portato i saluti del Presidente Berlusconi e di tutti i compagni, che avrebbero voluto venire qui anche se, ovviamente, non era possibile”.

Chiosa finale di Galliani anche sulla dinamica e sulle condizioni di Marì: “Probabilmente è stato salvato dalla sua altezza. Dal punto di vista psicologico mi sembra non ci siano problemi anche se non sono un medico”. L’amministratore delegato, inoltre, si è stretto vicino alle persone colpite dall’assassino al centro commerciale e alla famiglia del giocatore: “È una notizia sconvolgente. Mando un messaggio di vicinanza e affetto alla sua famiglia, quello che è successo oggi appare paradossale per una città come Milano. Non è possibile che qualcuno si alzi la mattina per andare a lavoro e poi perda la vita per colpa di un delinquente”.

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Published by
Federico Draghetti