Chiesa si è preso la Juventus: è lui l’arma in più di Pirlo

Chiesa Juventus

(Photo by MIGUEL MEDINA / AFP) (Photo by MIGUEL MEDINA/AFP via Getty Images)

La Juventus c’è e la rincorsa al decimo scudetto consecutivo può partire da stasera. La squadra di Pirlo si presenta in casa della capolista e batte il Milan 3 a 1 grazie alla doppietta di Chiesa e al gol di McKennie.

Una cosa che salta subito all’occhio, guardando il tabellino del match, è che i marcatori bianconeri arrivano dal mercato estivo. Uno, Weston McKennie, è arrivato in sordina, in pochi lo conoscevano e sembrava essere uno di quei colpi low cost utili a svecchiare la rosa e aggiungere una pedina in più ad un reparto in sofferenza come quello di centrocampo.

L’altro è Federico Chiesa. Arrivato alla Juventus con il sottofondo rumoroso delle polemiche dei tifosi della Fiorentina e della società viola, molto più rumoroso dell’accoglienza dei tifosi bianconeri che, per la maggior parte, hanno accolto con freddezza il calciatore. Troppo facile il parallelo con la trattativa Bernardeschi e troppo fresca la delusione per un calciatore che a Torino ha deluso e non è mai riuscito a fare il salto di qualità.

Federico Chiesa, invece, è di un altro livello, e lo sta dimostrando. Due gol decisivi nella partita più importante della stagione – quella da dentro o fuori per la Juventus – dimostrano mentalità, dimostrano che le spalle sono larghe abbastanza da sopportare il peso di una maglia come quella della Vecchia Signora. Questa sera, con la doppietta contro il Milan, Federico Chiesa si è preso la Juventus; ha fatto il campione e questo risalta ancora di più in una partita dove il fenomeno Cristiano Ronaldo è autore di una prova incolore.

3 gol e 5 assist in 13 partite sono l’apporto fino ad oggi di Chiesa alla Juventus. In pochi, quando il calciatore era protagonista delle foto di rito davanti il JMedical, avrebbero immaginato un impatto del genere con l’ambiente bianconero. A differenza di Bernardeschi, Chiesa ha saputo spogliarsi dei panni di giocatore di punta di una provinciale per immergersi con umiltà, ma allo stesso tempo con fame e determinazione, in uno spogliatoio pieno di campioni. Questo è lo scatto mentale che ha permesso al giocatore di essere questa sera protagonista e di essere una delle armi in più nella rincorsa al decimo scudetto consecutivo della Juventus.