Chiesa, scoperto il motivo perché non firma il rinnovo: che botta per la Juve!
Federico Chiesa e la Juve sono lontanissime sul rinnovo. Ecco perché l’attaccante non firma. E sono già pronte le alternative
Sarebbe dovuto essere lui, Federico Chiesa, l’uomo dei sogni. L’uomo del presente e del futuro della Juve. Lui che, nell’ultima di campionato, ha fatto uscire la Juve con le ossa meno rotta dal Maradona dei Campioni d’Italia in carica. Colui che dà speranza e che quando è in forma – ed ora lo è -è sempre una certezza. Invece niente di tutto questo. Chiesa e la Juve sono più lontani che mai. A dirlo, senza troppi giri di pensieri, è la distanza siderale fra le parti riguardo il rinnovo del contratto.
Una distanza difficile da colmare nei prossimi mesi. A meno di clamorosi cambi in casa Juventus. Cambi di vedute, strategia e amministrazione. Certo, perdere Chiesa sarebbe un colpo pesantissimo e sicuramente si cercheranno mediazioni. Ma diciamolo: non sarà facile. Chiesa ha detto cosa vuole e cosa non vuole. E se non viene accontentato se ne va. E, ça va sans dire, le pretendenti non gli mancano.
Chiesa non firma il rinnovo con la Juve: ecco i motivi
Il prossimo anno a giugno 2025 scade il contratto di Federico Chiesa con la Juve. Al momento pensare che le strade dell’attaccante e della Vecchia Signora si dividano sembra un abominio anche solo dirlo, eppure è un’ipotesi quanto mai concreta. E già perché ci sono dei motivi per cui Chiesa non vuole firmare il rinnovo. Un motivo che ha un nome: Massimiliano Allegri.
I fatti dicono infatti che se ci sarà ancora Massimiliano Allegri, saranno più alte le probabilità di un trasferimento per Chiesa. Non è una novità che l’azzurro non si stia trovando tatticamente bene sotto la gestione del tecnico toscano. Poi, chiaramente, per pensare alla permanenza di Federico a Torino servirà il giusto compromesso per il rinnovo. Dunque, la cifra finale dettata dall’adeguamento dello stipendio sarà per forza di cose decisiva.
Attualmente sono 5 i milioni (netti) percepiti dal giocatore a stagione, che per restare si aspetta quantomeno un aumento di un milione. In tal senso sono nate le prime distanze tra le parti, con la Juventus che vorrebbe al contrario limitare il tetto ingaggi e magari proporre un prolungamento alla cifra attuale. E intanto, sono tantissime le voci che inquadrano Federico Chiesa in Premier League o in Liga spagnola, con diversi club interessati.
In Inghilterra pare sia seguito in particolare da Newcastle, Tottenham e Manchester United. Doloroso pensare a Chiesa fuori dall’Italia, ma come detto molto potrà dipendere dalla guida tecnica della Juventus e dunque anche dalla posizione in cui verrà schierato. Da Napoli-Juventus sono arrivate delle indicazioni chiare in questo senso.
Chiesa, la posizione in campo decisiva per la sua resa
È stato ed è evidente a molti come Federico Chiesa non sia una prima o una seconda punta, e che anche schierato a sinistra di un tridente non renda al massimo come riesce a fare sulla fascia opposta. Lo abbiamo visto proprio in Napoli-Juventus. Al 76′ del secondo tempo è entrato Yildiz in campo, che schierandosi sul fronte offensivo ha preso posizione a sinistra; Vlahovic prima punta; Chiesa sulla destra. Dopo cinque minuti è arrivato il gol dell’azzurro. Un caso? Diremmo di no, affatto.
Federico, alla Fiorentina ma anche con l’Italia, ha sempre dimostrato che la sua posizione ideale è quella di esterno d’attacco a destra. Certo, in situazione di emergenza, grazie alla sua duttilità, può occupare ogni fronte del reparto offensivo, ma se si vuole vedere il miglior Federico in campo non c’è dubbio che bisogna concedergli la sua veste favorita.
In questa stagione, Chiesa ha saltato 9 gare a causa degli infortuni, ne ha timbrate 22, riuscendo a segnare 7 gol e a fornire 2 assist. Senza i problemi fisici e per come aveva iniziato la stagione, i suoi numeri sarebbero stati certamente migliori. Ma adesso che è tornato in condizione, la Juventus dovrebbe fare il possibile per metterlo a suo agio, così da consentirgli di fare e dare il massimo a sé stesso e alla squadra, per raggiungere la Champions League come obiettivo di gruppo e la doppia cifra come traguardo personale.
Il rinnovo verrebbe poi da sé!