Chiellini, una vita in bianconero: rinnovo e nuovi obiettivi già fissati
Un amore troppo grande per non continuare ancora, ancora e ancora.
Dopo un luglio vissuto da campione d’Europa e da svincolato, Giorgio Chiellini ha finalmente apposto la sua firma sul contratto che lo legherà alla Juve ancora per due anni.
È bastato un incontro di qualche ora in mattinata con la dirigenza bianconera per decidere quello che entrambe le parti volevano già da tempo: proseguire insieme, come è stato negli ultimi sedici anni.
Ed ecco allora che in serata è arrivato quel comunicato tanto atteso, ormai da mesi, da tutto il popolo bianconero: Chiellini continuerà a vestire la maglia della Vecchia Signora e ad esserne il capitano, ruolo che ha ereditato nel 2018 da Gigi Buffon.
Una vita in bianconero
Arrivato in bianconero nel 2004 dopo essere cresciuto nel Livorno, viene subito ceduto in prestito alla Fiorentina, dove nonostante la giovane età si afferma come titolare nel ruolo di terzino.
Dal 2005 abbraccia i colori bianconeri, ritagliandosi uno spazio importante nonostante fosse giovanissimo. Dopo la Serie B, i difficili anni dopo il ritorno in A, dal 2012 arrivano i successi: 9 scudetti consecutivi, 5 Supercoppe, 5 Coppa Italia.
Un palmarès incredibile per un giocatore che negli anni non solo si è affermato in bianconero, ma ne è diventato un vero e proprio simbolo.
D’altronde, per un senatore come lui, impossibile non trovare un accordo con la dirigenza, nonostante un mese e più da svincolato. Agnelli, qualche giorno fa, era stato chiaro: «Chiellini non è un problema». E così è stato. Un summit veloce, qualche dettaglio limato in poche ore e poi la firma: due anni ancora per concludere la carriera alla Juve e sperare nel Mondiale in Qatar.
L’obiettivo, adesso, è chiarissimo: «Sono arrivato che ero poco più che maggiorenne, adesso sono padre di famiglia, persona matura e consapevole che si sta godendo gli ultimi istanti di questi anni. Spero di riuscire a dare il mio contributo per aiutare questa squadra a vincere altri titoli che sappiamo bene che in questa società è la cosa più importante».