Chiellini: “Manca l’ultimo centimetro da percorrere insieme”

Chiellini: “Manca l’ultimo centimetro da percorrere insieme”

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Il capitano dell’Italia, Giorgio Chiellini, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della finale di Euro 2020 contro l’Inghilterra. Tanti i temi toccati, con un accenno alla sfida contro Harry Kane.

Inghilterra? E’ una squadra che appena ha un po’ di campo ti può fare male. Domani serve sia il cuore caldo, perché altrimenti non sopravvivi ad una finale a Wembley, ma anche la lucidità, perché bisogna avere il controllo della partita. Ovviamente non puoi averlo per 90 minuti, men che meno domani, ma per vincere una finale bisogna curare alla perfezione tutti i dettagli.

Cosa provo alla vigilia? E’ una partita che potrebbero non capitare più nella carriera di un giocatore. Il mio compito è quello di sdrammatizzare una situazione del genere, una tensione che ti porta a questa partita. Lo sanno tutti l’importanza, bisogna fare da ‘pompiere’ per il turbine di emozioni che porta una finale del genere, bisogna godersela con tanta gioia, spensieratezza ed un pizzico di follia.

Kane o Lukaku? Sono attaccanti mondiali, mi ricordo di Harry in una amichevole dove rimasi subito impressionato dalle sue molteplici qualità. Ho avuto la fortuna di giocarci contro al Tottenham, è incredibile, sono uno dei suoi più grandi estimatori, ne ho parlato tanto anche con Paratici in questi anni. Lui se lo godrà al Tottenham, io domani in campo.

Italia ha già fatto tanto? Ci stiamo godendo questa avventura, si respira qualcosa di diverso dall’inizio di questa spedizione, lo dico da tanto tempo. Credo che si potesse fare bene sin dal rinvio dell’Europeo, perché i nostri giovani sono arrivati più maturi, sentivo ci fosse qualcosa di magico dentro questo gruppo. Manca l’ultimo centimetro da percorrere insieme. Credevamo di fare un grande Europeo, la strada per la finale ha tanti ostacoli che non si possono prevedere. La sensazione è sempre stata quella di fare una grande manifestazione, l’aria era quella di essere pronti, liberi e leggeri. Le partite di Roma ci hanno dato una spinta in più, dopo un anno senza tifosi. Non è la prima volta che una squadra gioca in casa una finale, sono stati bravi a raggiungerla. Avevo previsto l’Inghilterra in finale, ma solo perché superata la Germania aveva squadre abbordabili, ma soprattutto perché sono forti loro. Sicuramente giocare in casa li ha aiutati nel fare meno viaggi possibile. Gli Svizzeri per esempio hanno viaggiato tantissimo, tra Baku e Roma e non solo. Domani mi godrò questo stadio spettacolari, un sogno per gli inglesi ma anche per gli amanti del calcio.

Sterling e Kane? Ormai hanno esperienza anche loro. Magari Foden e Saka no, ma loro sì. Ognuno ha le proprie caratteristiche, sicuramente contro Sterling non posso fare una corsa perché non arriverò mai prima io. Sono situazioni di campo dove cercheremo di limitare le loro qualità, ma anche gli altri attaccanti hanno delle qualità incredibili: solo la panchina inglese poteva comunque arrivare in finale tranquillamente. Sarà un gioco di squadra, l’importante è che l’Italia vinca contro l’Inghilterra”.