Il tecnico del Milan, Stefano Pioli, ha analizzato in conferenza stampa la brutta sconfitta dei rossoneri sul campo del Chelsea, in occasione del terzo turno dei gironi di Champions League. Ecco le sue dichiarazioni, riportate dalla redazione di TMW.
E’ una sconfitta figlia delle assenze?
“Non contano le assenze. Semplicemente dovevamo fare meglio, il livello degli avversari era alto e noi dovevamo fare meglio. Dopo i primi 20′ buoni, abbiamo iniziato a cercare delle giocate che non c’erano e non siamo riusciti a fare ciò che volevamo”.
E’ mancata personalità?
“No, non credo. Serve giocare bene e noi non ci siamo riusciti. Il Chelsea non ha fatto grande pressione, potevamo palleggiare meglio, prendere campo e dominare maggiormente la partita. Poi le qualità del Chelsea le conosciamo tutti, ma non è stato un discorso di qualità. Solo bisognava giocare meglio a pallone”.
Da cosa nasce la sconfitta?
“Da una serata non ottimale. Abbiamo gestito male molti palloni, regalandoli spesso agli avversari. Abbiamo fatto poco per quelle che sono le nostre qualità, non c’è altro se non una giornata in cui dovevamo essere molto più lucidi. Non ci siamo riusciti, poi loro hanno preso fiducia e si sono sciolti”.
Cosa comporta questa sconfitta?
“La sconfitta pesante ci deve tirare fuori subito una reazione forte. Fa male, ma deve darci ancora più determinazione ed attenzione nel preparare la gara con la Juventus. I cambi li ho fatti per far rifiatare qualcuno e per dare minuti a chi è rientrato”.
Come ha visto De Ketelaere?
“La reazione ci sarà sicuramente, conosco il gruppo che alleno. Volevamo un’altra prestazione, non esserci riusciti è un dispiacere ma ci farà preparare al meglio la prossima. Su CDK dico che non dobbiamo andare sui singoli, serve guardare la squadra che non ha fatto bene e quindi inciso anche sulle giocate dei singoli”.
Il girone si complica adesso?
“Il girone non conta adesso, vogliamo rispondere subito alla prossima, vogliamo fare punti già dalla prossima a Milano ancora col Chelsea e non puntare tutto sulle ultime due”.