Chelsea, lettera ai tifosi: “Scusateci, avevamo paura di restare indietro”
“Non avremmo dovuto”. Il Chelsea si scusa con i suoi tifosi per essere stato uno dei dodici club fondatori della Super League, evento che ha scosso in particolare i tifosi inglesi, scesi in strada per protestare contro un torneo continentale elitario e senza meritocrazia. Molti appassionati di calcio si sono sentiti traditi dall’iniziativa della Super League, perché giudicata una competizione non premiante il merito sportivo.
Tra questi i supporters del Chelsea, a cui la società londinese ha voluto scrivere una lettera pubblicata sul proprio sito ufficiale:
Il proprietario e il consiglio di amministrazione del Chelsea Football Club vorrebbero rivolgersi ai tifosi del Chelsea per gli eventi che si sono verificati negli ultimi giorni. Da quando ci siamo ritirati dall’ESL ci siamo presi del tempo per parlare direttamente con vari gruppi di sostenitori e ascoltare le loro opinioni e preoccupazioni.
La nostra ambizione con il Chelsea Football Club è sempre stata quella di renderlo il miglior club del mondo, sia in campo che nel modo di lavorare e nel sociale.
La decisione comune di aderire all’ESL è stata guidata da questa stessa ambizione.
Quando è diventato chiaro che si poteva formare un nuovo campionato, non volevamo che il Chelsea FC perdesse l’opportunità di giocare in un torneo così potenzialmente importante, né volevamo rischiare che il Club cadesse dietro ai nostri rivali inglesi ed europei più vicini in termini competitivi.
Come Club, ci impegniamo a un dialogo aperto e regolare con i nostri tifosi e altri stakeholder, ma, in questa occasione, purtroppo, a causa dei vincoli di tempo e delle restrizioni di riservatezza, questo non è stato possibile.
Dopo le proteste che si sono scatenate in seguito all’annuncio, il Club ha fatto un passo indietro per ascoltare e parlare con i tifosi.
Dopo queste conversazioni e tenendo conto delle opinioni estremamente forti contro il progetto, abbiamo rivalutato la nostra decisione iniziale e abbiamo deciso di non voler far parte di questo campionato.
Siamo d’accordo sul fatto che l’ESL non si basasse abbastanza sul merito sportivo.
Si tratta di un aspetto per il quale avevamo forti preoccupazioni fin dall’inizio ed eravamo fiduciosi che sarebbe stato affrontato durante un ulteriore processo di consultazione con varie parti interessate, insieme ad altri concetti della proposta sui quali avevamo riserve. Siamo fermamente convinti che dobbiamo proteggere un calcio che consenta a tutti i club, giocatori e tifosi di sognare e raggiungere il successo.
Riconosciamo che avremmo dovuto affrontare tali questioni prima di entrare a far parte dei soci fondatori. Il proprietario e il consiglio di amministrazione capiscono che coinvolgere il Club in un tale progetto è stata una decisione che non avremmo dovuto prendere. Si tratta di una decisione di cui ci rammarichiamo profondamente.
Un altro fattore importante nella decisione di ritirarsi è stato il potenziale danno alla reputazione del Club ed al nostro impegno nel sociale. Negli ultimi 17 anni ci siamo impegnati tanto nel lavoro della comunità, e c’era il rischio che tutti gli sforzi del Club sostenuti dal Presidente nella lotta contro il razzismo, l’antisemitismo, l’omofobia e altri comportamenti discriminatori sarebbero andati persi. Non potevamo permetterci di mettere a repentaglio i significativi progressi che abbiamo compiuto in questi settori, né il lavoro vitale e continuo della Chelsea Foundation in altre aree delle nostre comunità.
Il Chelsea Football Club è prima di tutto un club radicato nella tradizione e nella comunità. Siamo anche un club ambizioso e ci siamo sempre sforzati di essere i migliori. A tal fine, dobbiamo costantemente sforzarci di migliorare e talvolta correre rischi.
Accogliamo sempre con favore un dibattito su come noi come club ci sviluppiamo e affrontiamo queste nuove sfide.
Ci deve essere spazio per disaccordi, dibattiti ed errori, e dobbiamo darci il beneficio reciproco del dubbio, e capire che tutti abbiamo a cuore il miglior interesse del club. Gli errori sono inevitabili, ma è la capacità di affrontare questi errori e andare avanti insieme che ci rende forti come club e comunità.
Il Club cerca sempre di essere aperto e trasparente con i suoi tifosi, e noi rimaniamo impegnati in questo in futuro e agiremo per ricostruire la fiducia dei tifosi di cui abbiamo goduto fino ad ora. Il Club rinnova il suo impegno ad ascoltare e interagire con i suoi sostenitori molto meglio in futuro.
Il Consiglio condurrà consultazioni con gruppi di sostenitori e altri stakeholder su nuovi meccanismi o strutture che sviluppano e salvaguardano la rappresentanza dei fan nel lavoro del Club.
Il Club chiede, tuttavia, che questo dialogo sia condotto in modo rispettoso. L’abuso di cui alcuni rappresentanti del club sono stati oggetto negli ultimi giorni non è accettabile. L’antisemitismo, il sessismo, il razzismo e le minacce di violenza non hanno posto né nella nostra comunità né in questa discussione. Speriamo che ci aiuterete a garantire che si mantenga un tono rispettoso, anche quando non siamo d’accordo.
Il Chelsea ha una storia molto ricca e sappiamo di essere molto fortunati a parteciparti. Il Club era qui prima di noi, e sarà qui molto tempo dopo di noi. Il nostro compito è garantire il maggior successo possibile oggi, oltre a costruire per il futuro.
Il proprietario e il consiglio di amministrazione vi ringraziano per il vostro continuo supporto al Club.