Chelsea, Koulibaly: “Jorginho mi ha assillato tanto per unirmi al club”

Chelsea, Koulibaly: “Jorginho mi ha assillato tanto per unirmi al club”

(Photo by Andrew Redington/Getty Images)

Il Chelsea è la nuova casa di Koulibaly. Il senegalese, una delle colonne portanti del Napoli negli ultimi anni, ha rilasciato di recente un’intervista ella quale ha parlato del suo rapporto con Jorginho e del suo addio da Napoli.

Chelsea, le parole di Koulibaly

Queste le sue parole raccolte dai colleghi di TuttomercatoWeb: “Mi assilla da giugno, o forse marzo, spammandomi messaggi, implorandomi di unirmi al club. Ha contribuito a far sì che avvenisse. Ho avuto molte conversazioni con lui e con Edou (Mendy, ndr) ed entrambi hanno avuto grandi cose da dire sulla squadra, sul club e sui suoi tifosi. Non so se se lo ricorda, ma prima che lasciasse il Napoli gli avevo promesso che un giorno avremmo giocato di nuovo insieme”.

Il senegalese ha poi aggiunto: “Sicuramente è stato uno dei motivi per cui ho preso questa decisione. Sapere che mi sarei riunito con i miei fratelli e avrei avuto un’altra possibilità di giocare, allenarmi e ridere di nuovo insieme mi ha sicuramente aiutato. A giugno, in cuor mio, avevo già deciso che volevo unirmi a loro. Mi ero già tenuto aggiornato con la squadra, in particolare con Jorginho e Mendy e, quando li ho visti vincere la Champions, ho sentito che stavo entrando nella squadra giusta al momento giusto. Quando sono atterrato a Londra ho capito che stavo facendo la cosa giusta”.

Un passo indietro anche sull’addio al Napoli del centrocampista: “Quando se ne è andato mi è mancato molto perché stavamo sempre insieme, le nostre famiglie erano sempre insieme. All’inizio faceva un po’ male quando io entravo nello spogliatoio e lui non c’era. Fortunatamente siamo rimasti in contatto regolarmente. Eravamo inseparabili e mi è mancato molto. Quando arrivò tutti dicevano che era lì grazie a Sarri, ma oggi non vedo un ragazzo, vedo un uomo, una persona che è cresciuta molto tecnicamente e si è costruita dal nulla. Sono così orgoglioso di lui quando penso alla differenza tra il ragazzo che ha lasciato il Napoli e il giocatore che è oggi. Le persone che dicevano che era qui grazie a Sarri non hanno capito niente e oggi si è guadagnato il loro rispetto, questo mi rende orgoglioso”