Che succede alla macchina da gol Atalanta?
Bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto? Il pareggio per 1-1 contro il Midtjylland, inevitabilmente, offre diverse chiavi di lettura. Da un lato, gli orobici, possono vantare un netto miglioramento del proprio percorso Champions, in relazione alla stagione precedente. Dall’altro lato, l’Atalanta sciupa un’occasione importante per mettere un piede agli ottavi di finale, pur mantenendo due risultati buoni su tre a disposizione, in vista dello scontro decisivo con l’Ajax. Purtroppo, la mancata vittoria con i danesi, passa anche dalla scarsa vena relizzativa sotto porta. La macchina da gol Atalanta sembra essersi inceppata, lo ha sottolineato lo stesso Gasperini nel post-match, lasciandosi andare ad una battuta su Romero ipotetico centravanti.
Le parole più incisive del tecnico, oltre alla freddura sul difensore argentino, riguardano gli attaccanti. Gasperini ha parlato di “scarsa condizione in attacco”, evidenziando come, sia il centrocampo che la difesa, siano in grado di supportare la manovra, differentemente dal reparto avanzato. Come anticipato, i numeri “europei” dei bergamaschi, sono senz’altro migliori della scorsa stagione. Al quinto turno del girone eliminatorio della stagione 2019/20, l’Atalanta aveva solo 4 punti, conditi da appena 5 reti segnate e 12 gol incassati. Quest’anno il quadro è ben diverso: 8 punti in classifica, 9 gol fatti, 8 subiti.
Meglio in Europa, male in Italia
Certamente, i numeri evincono come l’Atalanta abbia fatto crescere la propria mentalità in campo internazionale. Purtroppo, però, i dati relativi ai gol europei si scontrano con quelli “italiani” che, evidentemente, non possono lasciar tranquillo Gasperini. In Serie A, alla nona giornata del campionato 2019/20, l’Atalanta aveva 20 punti in classifica, arricchiti da 28 gol fatti. Quest’anno i punti sono ben sei in meno e, i gol messi a segno, addirittura 10 in meno (28 nella stagione 2019/20, 18 in quella attuale, ndr).
Duvan Zapata e Luis Muriel
Entrando nel dettaglio dei centravanti dell’Atalanta, la situazione appare molto chiara. Il terminale offensivo principale, vale a dire Duvan Zapata, è fermo a quota 2 gol in 9 presenze in Serie A. L’anno scorso, nonostante l’infortunio agli adduttori che, malauguratamente, gli fece giocare 7 delle prime 9 partite, il colombiano era già a quota 6 gol. Il triplo. Non va meglio al “collega” e connazionale Luis Muriel. L’ex Siviglia, infatti, alla nona giornata della stagione 2019/20, era già a quota 8 gol segnati. Sono ben la metà quest’anno: 4. Rendimento identico, con una rete segnata in Champions, mentre Duvan Zapata è a quota 3, contro il solo gol segnato l’anno scorso nella fase a gironi.
Segnali buoni e segnali negativi. Inevitabilmente, il tecnico Gasperini dovrà lavorare su quelli buoni, affinché non riemergano quelli preoccupanti. L’Atalanta deve ritrovare la sua propensione al gol, quel cinismo che l’aveva portata al record di 98 gol stagionali l’anno scorso. Urge una scossa e, senz’altro, sa bene dove dovrà lavorare il tecnico, per dare una scossa. Per togliersi la veste della favola, e diventare una big a tutti gli effetti.