Che farà ora Gasperini: non ci sono più margini, con l’Atalanta è finita | Non resta che fare cassa
Il nerazzurro andrà via senza ombra di dubbi. Milioni di euro nelle casse della Dea. Per Gasperini una perdita importante.
Non sarà Berat Djimsiti il sacrificato nel mercato sostenibile di un’Atalanta attualmente alle prese con due criticità di mercato. La prima si protrae da tempo, è quella per prendere Matt O’Riley, il centrocampista che più di tutti ha stregato Gian Piero Gasperini, a tal punto da rialzare tre volte l’offerta.
I Celtic continuano a fare muro, non si smuovono da quei 27 milioni di euro più 2 di bonus, contro i 17 milioni più 2 offerti dalla Dea. Ma Gasp lo vuole a tutti i costi e non solo per quello spaventoso ruolino di marcia della passata stagione: 19 gol e 18 assist con la maglia del Bhoys.
Per far cassa, però, non verrà sacrificato Dijmsiti. Il difensore albanese ha ricevuto una grossa offerta dal Qatar, dall’Al Rayyan per la precisione. Quando tutto sembrava indirizzato per il trasferimento, il sorprendente dietrofront.
Djimsiti preferisce rimanere a Bergamo, per giocare la Supercoppa del 14 agosto contro il Real Madrid, ma soprattutto la prossima Champions League. E alla fine all’Atalanta sta bene così, sarà un altro nerazzurro a fare le valigie e a permettere alla Dea di fare cassa.
Una bandiera ammainata
Si stanno per chiudere sette anni di una storia indimenticabile. Tanto è passato da quando l’Atalanta prese, a gennaio 2017, Hans Hateboer dal Groningen a titolo definitivo. L’olandese scala le gerarchie di Gasp, facendosi notare anche in fase realizzativa. Insieme a Gosens i due creano scompiglio nelle difese avversarie, esaltandosi nel gioco di Gasp.
Una splendida storia quella tra Hateboer e l’Atalanta almeno fino alla stagione 2022-23, quando l’olandese s’infortuna. Da quella rottura del crociato con conseguente intervento chirurgico, Hateboer non è stato più lo stesso.
Futuro segnato
Dopo sette anni e mezzo trascorsi in nerazzurro, il 32enne di Beerta volerà in Ligue 1. L’operazione, orchestrata dal direttore sportivo Frederic Massara, permetterà all’Atalanta di incassare 3 milioni di euro dalla sua vendita al Rennes.
È un a cifra quasi identica a quella pagata dall’Atalanta nel gennaio del 2017, quando Hateboer era stato acquistato dal Groningen. Poca plusvalenza, ma tanta esperienza: Hateboer resterà sempre nei cuori dei tifosi nerazzurri, la conferma che la Dea non vende i suoi talenti (in tanti lo volevano nelle passate stagioni) che spesso diventano delle bandiere. Che ora si possono ammainare.