Sabato sera a Wembley il Borussia Dortmund e il Real Madrid si sfidano in un’attesissima Finale di Champions League, con l’obiettivo comune di conquistare la Coppa dalle Grandi Orecchie. I Blancos di Ancelotti sono favoriti, ma i gialloneri di Terzic sognano la grande impresa.
Quasi tutto pronto per la partita più importante dell’anno. Sabato nel favoloso teatro di Wembley si assegna la Champions League 2023/2024, e a giocarsela saranno i Re indiscussi di questa competizione del Real Madrid che sognano la quindicesima affermazione nella loro gloriosa storia e il Borussia Dortmund, a caccia del secondo titolo dopo quello vinto nell’edizione del 1997.
Una Finale che per molti appassionati e addetti ai lavori sembra già scritta e indirizzata verso un possibile trionfo del Real Madrid, e con la squadra tedesca che ha ben poche speranze di spezzare il legame che unisce le Merengues e la massima competizione europea. Sicuramente per esperienza, qualità della rosa e abitudine a giocare un certo tipo di partite la squadra di Carlo Ancelotti ha giustamente i favori del pronostico. Ma davvero il Borussia Dortmund non ha nessuna chance?.
In questa edizione della Champions League i gialloneri hanno più volte dimostrato di saper ribaltare gli sfavori dei pronostici iniziali e saper superare limiti che sembravano impossibili. Fin dalla fase a gironi, dove il Borussia ha chiuso al primo posto il cossiddetto girone di ferro composto dal PSG, dal Milan e dal Newcastle. Un mood da outsider che ha permesso alla squadra di Terzic di eliminare l’Atletico Madrid ai quarti di finale e la corazzata francese nella doppia sfida delle semifinali.
E il Borussia Dortmund l’ha fatto dimostrandosi soprattutto squadra e che pur non innovando nulla in termini di proposta di gioco, si è rivelata tremendamente efficace nell’attivare nei momenti decisivi di questa Champions i propri punti di forza. Una squadra che gioca un calcio semplice e diretto, che nonostante un grande talento a disposizione soprattutto negli elementi d’attacco, ha dimostrato di possedere l’arte della difesa (con i due corazzieri Hummels e Schlotterbeck, ma anche con una generale compattezza dell’organico) e di sapere precisamente cosa fare quando ha a disposizione la palla, attraverso un gioco rapido, verticale e iper cinetico e adatto al calcio moderno.
Non una squadra perfetta ovviamente ma più quadrata e organizzata rispetto a quello che molti credono, che però si troverà di fronte un ostacolo davvero difficile. Lasciando stare del terrore che ogni avversario può provare quando affronta il Real Madrid in una Finale di Champions, i Blancos anche quest’anno sono arrivati all’atto conclusivo a modo loro.
Il Real Madrid ha centrato la diciottesima finale di Champions della sua storia, e come detto punta al successo numero 15. Una statistica spaventosa e che sicuramente scenderà in campo anche sabato sera a Wembley e con il Borussia Dortmund che proverà a spezzare questa sorta di incantesimo tra il Real e la Champions League.
La squadra di Carlo Ancelotti arriva a questa finale da neo Campione di Spagna, senza aver brillato nel gioco ma ricordando a tutti l’importanza di avere campioni in rosa. Senza strafare troppo e con la forza dell’ineluttabilità calcistica, il Real Madrid si è fatto bastare l’immensa classe di profili come Vinicius Jr e del grande ex Jude Bellingham per avanzare nel torneo, eliminando i Campioni in carica del Manchester City (con un pirotecnico 3-3 all’andata a Madrid e poi con uno 0-0 di pura difesa e trionfo ai rigori al ritorno) e poi ha fatto fuori in semifinale il Bayern Monaco, quando sembrava spacciato sfruttando quella famosa magia e il bomber di scorta Joselu.
Per caratteristiche delle due squadre è presumibile che la partita possa essere piuttosto divertente, perché entrambe amano giocare di strappi e lampi improvvisi e non sono formazioni che palleggiano troppo. Anche se la maggior cifra tecnica in mediana del Real Madrid potrebbe dare un maggior controllo della partita, con il trio composto da Kroos, Valverde e Camavinga che può nascondere la palla agli avversari e attivare il tridente atipico con Bellingham (con i suoi inserimenti il Real si augura possa essere un fattore), a supporto di Vinicius Jr e Rodrygo.
Difficile che Terzic si snaturi e che in Finale non proponga il 4-2-3-1 che lo ha portato a giocarsi la Coppa, ma per il Borussia Dortmund conterà tantissimo l’attitudine in campo, con i gialloneri che dovranno essere un blocco unico in fase di non possesso per non subire le infilate letali dei velocisti madrileni, e altrettando abile a rispondere con le stesse armi. Fondamentale sarà la capacità del trio offensivo Adeyemi, Brandt (che dovrà legare centrocampo e attacco provando a dare ordine in palleggio) e Sancho di colpire in velocità, con Fullkrug che dovrà tenere impegnati i due centrali per favorire i compagni. Una partita che dice Real Madrid per una serie di fattori, ma che non vede assolutamente il Borussia Dortmund spacciato e senza possibilità. Con l’augurio di tutti che si possa assistere ad una Finale da ricordare.