Oggi alle 18:00 prende ufficialmente il via l’edizione 2023/2024 della Champions League. Un’edizione a suo modo storica, in quanto sarà l’ultima con il vecchio format per come abbiamo ormai imparato a conoscerla.
A partire dalla stagione 2024/2025 infatti sarà tempo della nuova versione della UCL, voluta dalla UEFA per rivoluzionare e modernizzare il calcio europeo. Ma ora non è tempo per pensare a quello che sarà, ma bisogna vedere il presente con lo svelamento della griglia di partenza con la composizione della fase a gironi.
L’appuntamento clou di questa Champions League è da appuntare per il 1 giugno 2024, quando al Wembley Stadium di Londra andrà in scena la Finalissima. Una partita che tutte e 32 le squadre partecipanti sognano ovviamente di raggiungere (e magari vincere).
La batteria italiana di questa edizione comprende i Campioni d’Italia del Napoli, la Lazio, l’Inter e il Milan. La scorsa annata europea è stata notevole per il nostro calcio, con i nerazzurri guidati da Simone Inzaghi che si sono spinti fino alla Finale di Istanbul (persa 1-0 contro il Manchester City), ma che ha visto ottime cose anche per le altre con i rossoneri arrivati in semifinale dopo 16 anni e la prima volta dei partenopei nella top 8 europea.
Allo stato attuale delle cose è difficile prevedere un altro exploit simile per il calcio italiano e molto si capirà già tra pochissimo con la composizione della fase a gironi, ma guai a mettere limiti al destino o semplicemente alla tradizione dei nostri club.
Il favorito d’obbligo anche per questa Champions League è il Manchester City. I Campioni d’Europa in carica sono nettamente la squadra più forte del pianeta e possono riconfermarlo anche in questa stagione. Rivincere è più difficile che vincere è vero, ma la corazzata di Guardiola è una macchina perfetta che può ambire tranquillamente al Back to Back per talento e profondità della rosa.
Un gradino più sotto altre due macchine da guerra del calcio europeo come il Real Madrid e il Bayern Monaco. I Blancos sono i Re indiscussi dell’Europa e lottano sempre per alzare la Coppa dalle Grandi Orecchie, per quanto l’assenza di un nuovo numero 9 (dopo l’addio di Benzema) potrà magari pesare nel nuovo percorso europeo, ma con un Bellingham in più da non sottovalutare.
I bavaresi non hanno cambiato molto e sono la stessa squadra forte e concreta di sempre. In difesa è arrivato Kim Min-Jae dal Napoli e soprattutto Harry Kane dal Tottenham, con l’inglese che ha fame di titoli e vittorie e potrebbe finalmente ambire a vincere qualcosa di grosso.
Poco più sotto il Paris-Saint Germain. Dopo anni in cui erano considerati (assieme al City) i favoriti assoluti alla Champions, il PSG parte dietro. I francesi hanno tenuto Mbappé ed è una gran cosa, ma hanno perso due campioni come Messi e Neymar. L’arrivo in panchina di Luis Enrique e un mercato più oculato del solito (Skriniar, Asensio, Lucas Hernandez, Dembelé e Gonçalo Ramos) potrebbero essere valori aggiunti importanti, ma sulla carta i parigini fanno meno paura del solito.
Un gradino ancora più basso il Barcellona. I Campioni di Spagna in carica vorranno riscattare la brutta edizione scorsa dove sono stati eliminati dalla fase a gironi. Ma i blaugrana da qualche anno non sono più temibili come un tempo, il mercato non ha portato migliorie ed è difficile ipotizzare una loro impresa.
Scendendo ad un livello inferiore possiamo citare un gruppo di squadre top che per rosa e tradizione possono tentare una scalata, pur non avendo sulla carta i mezzi per arrivare in fondo.
In questo ipotetico gruppone va certamente messo il giovane e dinamico Arsenal di Arteta, che vorrà contendere la Premier al City in Inghilterra ma anche fare una grande figura nel suo ritorno nel palcoscenico europeo più importante. Assieme ai Gunners, il Manchester United. I Red Devils si sono rinforzati con gli arrivi di Onana, Mount e Hojlund e il secondo anno di lavoro di ten-Hag potrebbe dare i suoi frutti.
Infine un focus sulle italiane: come detto nessuno si attende un exploit come la stagione passata, ma l’obiettivo di Napoli, Inter e Milan di passare la fase a gironi deve essere categorico. Una missione più difficile per la Lazio, con i biancocelesti che potrebbero rischiare un girone di ferro.
La Champions poi è sempre la Champions e un occhio alla vecchia e nuova nobiltà del calcio europeo va sempre dato come l’ormai classico Atletico Madrid di Simeone, il sempre vibrante Borussia Dortmund, l’ambizioso Lipsia e lo stoico Porto.
Da segnalare infine squadre che con grossa probabilità non arriveranno a Wembley ma che già nella fase a gironi potrebbero dare fastidio e vedere il proprio nome nella fase calda. La Real Sociedad, il Lens, l’Union Berlino e soprattutto il Newcastle.
I Magpies sono stati inseriti nella quarta fascia, ma non hanno nulla della cosiddetta squadra materasso ma anzi potrebbero essere la sorpresa annunciata di questa Champions League.