Due le italiane impegnate in questo martedì sera di Champions League. La Juventus prova a scacciare la crisi, vincendo contro lo Zenit e conquistando il passaggio agli Ottavi della competizione continentale. Ad impressionare la prova dei bianconeri: feroce, qualitativa, qualcosa che difficilmente si è visto in questa stagione. Ora, Allegri avrà maggior tempo per lavorare e concentrarsi sulla crescita della squadra.
Serata storica per l’Atalanta che mette sotto il Manchester United di Cristiano Ronaldo, per più di 90 minuti. Nel recupero, però, arriva la beffa targata proprio CR7. La Dea scende in campo senza timori reverenziali e mette in campo coraggio e concretezza. Un’ottima prova dei bergamaschi che, però, vale solo un punto e il mancato sorpasso al secondo posto proprio ai danni dei Red Devils.
Inizio aggressivo della Juventus: cross pericolo di Danilo, il portiere dei russi anticipa Morata. All’8′ occasionissima per Bernardeschi che da dentro l’area piccola spara addosso a Kritsyuk. Un minuto dopo è Dybala a far tremare la difesa russa: stop e tiro di destro che si stampa sul palo. All’11’ è proprio la Joya a sbloccare il risultato: il numero 10 della Juve riceve una palla sporca all’altezza del dischetto e al volo infila in rete. Al 18′ ancora Dybala fa impazzire la difesa avversaria, palla in area per Morata che sbaglia clamorosamente un’occasione d’oro. Il periodo nero della Juve sembra senza fine e in una gara senza pericoli, al 26′ è un autogol di Bonucci a regalare il pari allo Zenit. Al 30′ Chiesa prova a riportare davanti i bianconeri, sul suo colpo di testa vola Kritsyuk.
49′ ed è ancora Dybala ad accendere la luce: azione personale dalla destra, per rientrare dentro al campo, mancino angolato con potenza e palla che esce fuori di pochissimo. Al 55′ rigore per i bianconeri per uno sgambetto su Chiesa: dal dischetto si presenta Dybala che segna il 2 a 1. Al 73′ azione travolgente di McKennie che salta tutta la difesa avversaria, tocco sotto per piazzare il pallone e palla che si stampa sulla traversa. Ci pensa Chiesa a chiudere la partita al 74′, con un’azione personale eccezionale, finalizzata con un tiro incrociato da dentro l’area che non lascia scampo a Kritsyuk. Nella serata scacciacrisi c’è spazio anche per il gol di Morata, criticato nelle ultime uscite, che all’82’ approfitta di un errore dei russi e segna il 4 a 1. Calata l’attenzione, al 92′ la Juve subisce il 4 a 2 da Azmoun che raccoglie in area una sponda e da due passi segna.
Cristiano Ronaldo prova subito a mettere la sua firma sul match: tiro dai 35 metri che trova Musso pronto. Trema la Dea al 5′ quando il tiro di McTominay, deviato da Palomino, spiazza Musso e fa tremare il palo. Nonostante i pericoli iniziali, sono i nerazzurri a portarsi in vantaggio al 12′: Zapata serve Ilicic che si incunea al centro dell’area e rasoterra piazza il pallone sotto il corpo di De Gea. Al 17′ la risposta di Shaw con un tiro al volo che termina di poco alto sopra la traversa. Tra 20′ e 21′ botta e risposta tra Cristiano Ronaldo e Zapata che creano un’occasione pericolosa per parte. La beffa, per la Dea, arriva al 46‘: azione magnifica dello United che va in verticale, tacco di Bruno Fernandes a liberare Cristiano Ronaldo che, preciso come un cecchino, non fallisce l’occasione per pareggiare.
La ripresa comincia con un altro botta e risposta nei primi minuti: da una parte ci prova Kopmeiners, ma la sua conclusione viene annullata per un fuorigioco; dall’altra è Bruno Fernandes a rendersi pericoloso, ma Palomino ammortizza e Musso blocca. Al 58′ torna in vantaggio l’Atalanta: lancio preciso di Palomino che taglia la difesa dei Red Devils, Zapata resiste alla carica della difesa e spiazza De Gea. Al 92′, però, arriva la beffa: tiro al volo di Cristiano Ronaldo, una rasoiata che si infila all’angolino.