Champions League, i gol più belli del 2020: Modric in Real Madrid-Shakhtar
Rudy Tomjanovich è stato uno dei più famosi allenatori nella storia della NBA, vincendo il titolo per due anni consecutivi con gli Houston Rockets.
A lui è legata una delle massime più iconiche della letteratura sportiva: “Non sottovalutate mai il cuore di un campione”.
È possibile che questa citazione compaia a lettere cubitali negli spogliatoi del Real Madrid, una squadra data più volte per finita in questo 2020 e che invece si è sempre rialzata grazie alla classe infinita dei suoi giocatori.
La Supercoppa di Spagna e la Liga vinte nella scorsa stagione sono lì a testimoniare quanto la squadra di Zinedine Zidane sia composta prevalentemente da campioni.
Campioni che riescono sempre a tirarsi fuori da situazioni di estrema difficoltà.
IL GOL
🎯 Sublime from Luka Modrić 👏👏👏
How would you describe this golazo?#UCL pic.twitter.com/TCcLI8eZeJ
— UEFA Champions League (@ChampionsLeague) October 27, 2020
Prima giornata della fase a gironi della Champions League.
Si gioca a Valdebebas, il centro di allenamento, perché il presidente Florentino Perez ha deciso di sfruttare la pandemia per completare i lavori di ristrutturazione dello stadio Santiago Bernabeu.
Complice un calendario fitto di partite, Zinedine Zidane invece sfrutta la partita contro lo Shakhtar Donetsk per far riposare alcuni titolari.
Sulla carta è un impegno favorevole, tanto più che gli ospiti arrivano a Madrid senza 10 giocatori risultati positivi al coronavirus. Invece succede l’imponderabile con gli ucraini che chiudono il primo tempo avanti per 0-3.
La ripresa si apre con il Real Madrid che carica a testa bassa. A guidare l’assedio è Luka Modric.
Il croato riceve palla da Marcelo. Tocco con l’esterno per liberarsi della pressione di un avversario e spostarsi il pallone sul destro.
Un’occhiata verso lo specchio della porta per capire se vale la pena di calciare. Affermativo.
Secondo dribbling, identico al precedente, per superare un altro avversario e poi un destro di rara bellezza, una conclusione che si infila all’incrocio dei pali.
Il portiere dello Shakhtar Donetsk nemmeno ci prova, osserva estasiato il pallone che gli passa di fianco.
Il Real Madrid non riuscirà a ribaltare il risultato e perderà 2-3. All’epoca quella partita venne definita un incidente di percorso ma le cose andarono di male in peggio.
Alla vigilia dell’ultima giornata, il Real Madrid era con un piede fuori dalla Champions League e per la stampa spagnola Zidane era un allenatore con le ore contate.
Per centrare la qualificazione agli ottavi di finale era obbligatorio battere in casa il Borussia Mönchengladbach.
Non solo arrivò la vittoria grazie ad una doppietta di Benzema ma il Real Madrid, nel momento più delicato della stagione, sfoderò una prestazione straordinaria grazie alla classe e al carisma dei propri giocatori.
Ma d’altronde non c’è da stupirsi perchè non bisogna mai sottovalutare il cuore di un campione.