Cessione Milan, svelato il piano di Cardinale: lo scenario in vista di giugno
Cessione Milan – Mentre Pioli e la squadra preparano gli ultimi tre mesi di stagione, decisivi tra campionato ed Europa League, Gerry Cardinale continua a muoversi per rafforzare l’assetto societario del Diavolo.
Cessione Milan, arabi in arrivo? Cosa succede
Come riferito dalla Gazzetta dello Sport, Gerry Cardinale non ha nessuna intenzione di cedere la maggioranza delle quote del Milan ma è apertissimo all’entrata di nuovi soci di minoranza, in particolare dal mondo arabo.
RedBird, il fondo proprietario del club rossonero, ha tantissimi interessi nell’area medio orientale avendo aperto diversi uffici nella zona e avendo contatti con tantissime soggetti finanziari pronti ad investire nello sport e in particolare nel Milan.
Cardinale, entro dicembre del 2025, deve restituire 665 milioni di euro ad Elliott, fondo dal quale ha acquistato il Milan ad agosto del 2022 per 1.2 miliardi di euro. Quasi la metà della cifra, tramite un vendor loan, è stata prestata proprio da Elliott con tassi d’interesse al 7%.
In sostanza il numero uno di RedBird cerca un socio che possa aiutarlo ad estinguere il debito con Elliott entrando così come socio di minoranza al posto del fondo guidato da Paul Singer (il figlio Gordon fa parte del CDA rossonero e lo stesso Furlani è espressione del fondo).
Ovviamente nell’accordo con un potenziale investitore arabo, PIF il nome più caldo, sarebbero presenti poi tutta una serie di clausole che permetterebbero di acquistare la maggioranza del Milan a stadio ultimato, che sia in solitaria a San Donato o con la rivalutazione di San Siro insieme all’Inter.
Marzo in questo senso potrebbe essere un mese decisivo: ad oggi non è peregrino pensare che entro giugno l’assetto azionario del Milan possa cambiare con l’uscita di scena delle figure facenti capo ad Elliott e l’entrata di un nuovo soggetto arabo.
La strategia per il mercato non cambia: le ultime
A prescindere dalle mosse di Cardinale per quanto riguarda il rafforzamento della compagine societaria, la strategia sul mercato del Milan non cambia. Tutti i proventi derivanti dai risultati sportivi della squadra e il ricavato di eventuali cessioni (come quella di Tonali la scorsa estate) saranno reinvestiti per il rafforzamento della rosa a disposizione di Stefano Pioli.
A prescindere dalle tante indiscrezioni sul futuro, il tecnico emiliano gode della stima immutata di proprietà e dirigenza e negli ultimi tre mesi di stagione si gioca a pieno titolo le carte per rimanere sulla panchina del Diavolo anche nella prossima stagione.