Il Milan supera con grande carattere la prova scozzese di Europa League, battendo il Celtic per 1-3 con le reti di Krunic, Diaz e Hauge. Stefano Pioli può godersi il ventunesimo risultato utile consecutivo, e che inizia con il piede giusto anche in Europa, dopo le quattro vittorie su quattro partite in Serie A.
L’allenatore dei rossoneri, al termine della partita, ha commentato così ai microfoni di Sky la prova dei suoi sul difficile campo di Glasgow:
Numeri impressionanti del suo Milan. Complimenti. Ci può fare anche una breve analisi della partita, prima di commentare il periodo straordinario dei suoi?
“Analisi della partita? Abbiamo condotto bene, soprattutto nel primo tempo, mentre nel secondo tempo siamo stati meno precisi, e lì abbiamo rischiato qualcosina. L’importante a mio avviso è dimostrare di non essere ‘normali’. Una squadra normale dopo una vittoria importante poteva avere meno stimoli. Noi dopo il derby volevamo dimostrare di avere sempre la stessa fame, e questo dimostra di non essere ‘normali’. Abbiamo approcciato bene la gara, dobbiamo continuare così ogni singola partita”.
Dove può arrivare questo Milan? Come ha fatto Pioli a fare crescere questa squadra nella sua interezza (senza parlare della qualità indiscutibile dei singoli)? Qual è il suo segreto?
“Mah… Il segreto è semplice. Tutti noi lavoriamo in un’unica direzione da diverso tempo. La società, lo staff e i giocatori. Tutti lavorano in armonia e si sentono parte di questo ambiente che ci circonda. Tutti sappiamo che dobbiamo migliorare sempre. Il segreto per me è lo stare bene insieme, il lavorare bene insieme. Ho sempre detto quanto fosse importante il fatto che la proprietà abbia confermato lo staff, e quindi il nostro modo di lavorare. Hanno confermato giocatori importanti, preso giovani forti e pronti per poter giocare con noi e darci una mano. A Milanello cerchiamo di sfruttare ogni momento per crescere e lavorare insieme”.
Avete ridato credibilità al Milan. C’è qualcosa che ti spaventa? Magari un momento di difficoltà?
“Sì, sicuramente i risultati positivi danno forza e fiducia. Ma sappiamo che arriveranno momenti più delicati e difficili. La squadra è giovane, ma abbiamo personalità importanti che ci danno una mano in campo. Donnarumma, Kjaer, Romagnoli, Chala, Zlatan… Ma anche Kessie. Abbiamo figure che possono aiutarci in momenti di difficoltà. Ma noi lavoriamo bene per cercare di migliorare e farci trovare pronti a ogni evenienza. Dobbiamo essere pronti partita dopo partita. Lunedì poi torneremo anche in campionato, contro la Roma, per continuare il nostro percorso. Percorso che va avanti in realtà da gennaio. La nostra svolta è stata trovare a gennaio questa strada, ovvero trovare giocatori importanti e pronti per dare una mano fin da subito. Ovviamente, sappiamo che potrebbero arrivare problemi, ma abbiamo i giocatori adatti per superarli”.
Milan-Roma è forse la partita che vi diede il “via”, con quel 2-0 di qualche mese fa. Quanto è differente il prossimo Milan Roma?
“Tutte le partite contro la Roma, contro la Lazio, contro la Juve sono sempre importanti… Per esempio, lo scorso anno, all’andata, contro la Lazio e la Juve avevamo fatto buone partite, ma era mancato quel qualcosa necessario per fare la differenza. ci è mancato quel qualcosa che poi ti dà fiducia. Ovviamente lunedì sarà una partita difficile. Il reparto offensivo della Roma è secondo a poche squadre, secondo me. Sarà una partita bella, tra due squadre offensive e propositive. Dovremo essere bravi nel possesso di palla, dovremo cercare di sfruttare bene le occasioni.”
Quanto manca per arrivare allo Scudetto. Lei dice che ci sono 3-4 squadre più forti del Milan, ma cosa manca?
“Alzare sempre più il livello tecnico. Poi possiamo parlare degli aspetti tecnico-tattici, degli allenamenti, dell’alimentazione… Ma la qualità tecnica fa la differenza e ti fa fare il salto di qualità. Più aumenteremo tale livello più si potrà puntare alla vittoria. Il nostro percorso però deve svilupparsi nel tempo. Siamo ambiziosi, non dobbiamo avere fretta. Ma nel nostro percorso lavoriamo per questo. Sulla carta ci sono 3-4 squadre più forti, è evidente. Però nel calcio non scendono in campo i pronostici, quindi noi faremo sempre del nostro meglio per vincere e crescere”.