Da diverse stagioni il Valencia è diventato l’ombra di sé stesso e da squadra di vertice del calcio spagnolo si è via via trasformata in comprimaria. Per un periodo si è creduto che fosse solamente un’annata passeggera, ma questo rischia di essere la terza Liga anonima consecutiva e a questo punto le avvisaglie diventano chiare per tutti. Questa sera se la vedrà con un Celta Vigo che è a caccia di punti utili per la salvezza, con la squadra distante solo quattro punti dalla zona retrocessione, e spera di non vivere un altro dramma come diversi anni fa.
Era il 14 marzo 2004 e i galiziani non stavano attraversando un buon momento, in totale contrapposizione con l’anno precedente. Il Celta infatti era stato in grado di strappare un clamoroso quarto posto valido per la zona Champions relegando proprio il Valencia in Coppa Uefa grazie a un solo punto di differenza. Nel 2003-04 il mondo si era ribaltato e i Pipistrelli stavano per vincere il campionato, mentre a Vigo incombeva l’incubo della retrocessione. Serviva una vera impresa per i ragazzi di Antić, ma Rafa Benítez pescó l’inatteso jolly. Francisco Rufete non aveva ancora segnato in quel campionato, ma fu proprio lui a trafiggere Cavallero sia nel primo tempo che al termine della ripresa per uno 0-2 che avvicinò il Valencia al titolo e il Celta alla Segunda