“C’è qualcosa d’altro”. L’esonero di Mourinho non convince | La rivelazione scopre le carte

Mourinho esonerato dalla Roma - Getty Images

Josè Mourinho e la Roma si separano un po’ a sorpresa e si dicono addio dopo due anni e mezzo. Ma c’è qualcosa che non torna.

Josè Mourinho non è più l’allenatore della Roma. La decisione è arrivata nella mattinata di martedì, con un lungo comunicato sul sito ufficiale giallorosso.

“Ringraziamo José a nome di tutti noi all’AS Roma per la passione e per l’impegno profusi sin dal suo arrivo in giallorosso. Conserveremo per sempre grandi ricordi della sua gestione, ma riteniamo che, nel migliore interesse del Club, sia necessario un cambiamento immediato” hanno dichiarato Dan e Ryan Friedkin.

Dopo tante discussioni legate a un possibile rinnovo, lo Special One ha lasciato il proprio posto e non è più il responsabile tecnico della Roma. Lascia dopo due finali europee, una vinta – la Conference League contro il Feyenoord nel 2022 -, ma con diverse difficoltà in Serie A.

Il nono posto attuale a cinque punti dalla zona Champions League non è abbastanza e dopo tanti dubbi e tante polemiche sul rendimento della squadra, le strade si separano.

Roma, arriva De Rossi al posto di Mourinho

Come sostituto è stata scelta una vecchia bandiera della Roma. Il ruolo infatti è ora nelle mani di Daniele De Rossi, che dopo l’esperienza alla Spal è alla prima panchina in Serie A.

A Ferrara, per l’ex centrocampista la parentesi non è stata positiva. Subentrato a ottobre, De Rossi ha raccolto solo 3 vittorie in 17 partite, prima di un esonero con la squadra al terzultimo posto.

De Rossi nuovo tecnico – Getty Images

Esonero Mourinho, il commento del ministro dello sport Abodi: “Ne prendo atto”

A commentare la decisione della Roma di esonerare Mourinho c’è anche il ministro dello sport Andrea Abodi. All’uscita dal Consiglio dei Ministri in Camera dei deputati, ha dichiarato ai giornalisti presenti: “Il calcio è pieno di storie come questa, quindi ormai è cronaca. Non c’è nessuna valutazione da fare, se non quella della società ha fatto e per questo va rispettata. In questi casi si dice ‘Ne prendo atto’. Qualche segnale forse c’era, poi gli americani sono abbastanza netti. Quando si rompe un rapporto di questo tipo, secondo me c’è anche qualcos’altro, oggettivamente”.