Sette mesi di inibizione a Claudio Lotito, dodici mesi invece ai medici sociali della Lazio Rodia e Pulcini, e 150 mila euro di multa alla società biancoceleste. E’ questa al sentenza appena pronunciata dal Tribunale federale nazionale sui casi di violazione dei protocolli Covid. La Figc ufficializzerà a breve il dispositivo.
Il presidente biancoceleste Claudio Lotito salva così le sue cariche federali. Lo statuto prevede che le cariche federali decadano qualora si accumulino 12 mesi di inibizione in dieci anni. Ai sette mesi di inibizione per il caso tamponi, va aggiunto il caso dell’agosto del 2012, quando il numero uno laziale fu condannato a due mesi di inibizione per le vicende legate al trasferimento dei calciatori nell’inchiesta chiamata “agentopoli”.
La vicenda comunque non si concluderà qua, la Lazio ha annunciato infatti con il suo legale Gian Michele Gentile che presenterà appello: “Ricorreremo alla Corte di appello federale non appena avremo le motivazioni. Se non basta, al collegio di garanzia del Coni, ultimo grado di giudizio sportivo. Dopo c’è il Tar Lazio e infine il Consiglio di Stato. Non condividiamo nella maniera più assoluta la sentenza, è sbagliata sotto il profilo giuridico oltre che logico. Il tribunale ha ritenuto che la gestione del Covid sia di competenza della società invece che della Asl come in tutto il resto d’Italia”. Ma ricorrerà anche la Procura della Federcalcio che non si ritiene soddisfatta della sanzione per Lotito.