Serie A

Caso scommesse, l’avvocato di Zaniolo: “Non ha mai scommesso, il rischio è minimo”

Nicolò Zaniolo, esterno dell’Aston Villa ed ex Roma e Inter, è uno dei calciatori indagati nell’inchiesta scommesse insieme a Fagioli e Sandro Tonali. Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, Gianluca Tognozzi, avvocato del classe ’99, ha spiegato nel dettaglio la situazione relativa al suo assistito. La certezza delle parti in causa è che si chiuda tutto con una pena minima e solo pecuniaria.

Caso scommesse, parla l’avvocato di Zaniolo: la posizione del suo assistito

(Photo by Claudio Villa/Getty Images)

“Non ha mai scommesso. Lo ha detto anche a me. È possibile che abbia fatto giochi di carte come poker o blackjack su piattaforme online illegali, senza però sapere che lo fossero, ma chiariremo tutto”.

“Cosa rischia? Una ammenda di qualche centinaia di euro. Tutto questo a meno che ci fosse una reiterazione del reato così grande da rendere impossibile comminare solo una pena pecuniaria”.

“Atti d’indagine? Per averli si dovrà fare una istanza relativa al sequestro di tablet e cellulare. Qualora se ne occupasse il pubblico ministero, potrei averli presto, se invece andasse al Tribunale del riesame potrebbe volerci una decina di giorni. Proprio per questo è prematuro ipotizzare delle date certe per essere ascoltati, eventualmente, dagli inquirenti”.

Cosa rischiano gli indagati

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Se verrà accertato che i giocatori coinvolti non scommettevano sulle squadre nelle quali erano tesserate verrà subito scongiurata la possibilità di squalifica per 5 anni.

Tuttavia senza patteggiamento lo stop potrebbe essere di tre anni. L’alternativa per un ulteriore sconto sarebbe quella del patteggiamento. In quel caso la squalifica potrebbe essere di soli 18 mesi. Le prossime due settimane saranno decisive.

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Published by
Alberto Petrosilli