Caso Plusvalenze: oggi l’ultima udienza prima della sentenza finale
Il caso plusvalenze si arricchisce di un nuovo capitolo. Ieri è stato il giorno delle difese, oggi si terrà l’ultima udienza e potrebbe arrivare la sentenza finale. Tutti è nelle mani dei giudici, che potrebbero anche richiedere del tempo ultieriore. Poi toccherà alla camera di consiglio e al dispositivo. I vari club si sono difesi attaccando il “modello procura”, quello che definisce la valutazione dei calciatori.
Il caso plusvalenze: oggi la sentenza definitiva
L’attacco è stato rivolto al “teorema Chinè”, ovvero l’abbatitimento del modello statistico predisposto dalla Procura, riportando all’impossibilità di stabilire il valore oggettivo di un calciatore. L’obiettivo è stato quello di demolire la costruzione dei cinque parametri (storia contrattuale, storica dei trasferimenti, storia sportiva, ruolo, età) e rendere, di conseguenza, poco credibile il confronto fra valori “reali” e cifre iscritte a bilancio.
In particolare, secondo quanto appreso da Calcio e Finanza, la Juventus è stato il club con maggiori incongruenze riguardo alla valutazione dei suoi giocatori. In virtù di questo avvenimento, la linea difensiva della Juventus, rappresentata da Lorenzo Pozza, docente di Accounting e Principi Contabili Internazionali all’Università Bocconi di Milano (in qualità di consulente), si è basata su tre pilastri: il modello in questione, il costante riferimento al sito Transfermarkt e la comparazione tra operazioni oggetto dell’indagine e altre transazioni concluse.