Caso Plusvalenze, non solo Juventus: altre squadre indagate

Caso Plusvalenze Juventus

(Photo by Isabella BONOTTO / AFP) (Photo by ISABELLA BONOTTO/AFP via Getty Images)

Il caso plusvalenze che ha colpito la Juventus sta assumendo proporzioni sempre più grandi. A riportarlo è La Gazzetta dello Sport, la quale afferma che la Procura di Torino ha individuato un gruppo di 5 squadre che hanno avuto rapporti stretti con i bianconeri in sede di mercato. Empoli, Udinese, Sampdoria, Atalanta e Sassuolo sono le società finite sotto la lente d’ingrandimento della Procura. Secondo le indagini dei Pm, queste società, insieme alla Juventus, avrebbero messo insieme una serie di operazioni che hanno messo in pericolo la competitività del campionato. Secondo quanto scrive la Gazzetta, i bianconeri avevano “una galassia di club amici“. Con tali club, la dirigenza juventina poteva condurre “operazioni di favore, con correspettivi apparentemente lontani dal fair value”Secondo i Pm, questi rapporti di amicizia hanno portato a dei rapporti di credito e debito tra le squadre coinvolte. Le operazioni economiche offerte al pubblico erano dunque lontane dalla realtà dei fatti.

Caso Plusvalenze Juventus
(Photo by Simone Arveda/Getty Images)

Caso Plusvalenze: i rapporti della Juventus con gli altri club

La Procura di Torino ha aperto dei fascicoli dedicati per le squadre citate in precedenza. Con l’Atalanta, il caso più eclatante sotto esame è quello dell’acquisto dei bergamschi dalla Juve del centrocampista Simone Muratore. I rapporti di amicizia con il Sassuolo sono di lunga data, come riporta Cherubini in un’intercettazione in cui parla degli affari con i neroverdi per Locatelli, Sensi e Zaza. Con l’Udinese c’era un debito da parte della Juventus. Secondo le carte della Procura, i bianconeri hanno dovuto acquistare Mattia Compagnon per 4,5 milioni di euro, come riporta anche il Ds della Juventus U23, Giovanni Manna in un’intercettazione. «Dobbiamo sistemare tutte le merde che ha lasciato lui», dice il Ds riferito a Fabio Paratici. Le indagini della Procura di Torino continuano ad allargare il cerchio. Vedremo nei prossimi giorni ci saranno nuovi protagonisti coinvolti in questo caso.